L'area cani del Sempione rischia l'estinzione per colpa dei cantieri
I padroni dei cani si incontreranno nei prossimi giorni con la circoscrizione Sei per discutere del problema. In ballo anche un trasferimento
I cantieri della periferia nord potrebbero sconvolgere la vita di qualche cittadino. In particolare di coloro che vivono in Barriera di Milano, tra via Cigna e corso Vercelli. Ad essere in bilico, infatti, è il futuro dell’area cani del parco Sempione. L’avanzata prepotente del cantiere della Variante 200 sta mettendo seriamente a rischio gli spazi occupati oggi dai cani di piccola e grossa taglia.
Le ruspe si sono già “mangiate” un buon pezzo dell’area adibita per gli amici a quattro zampe. E il restante terreno potrebbe presto venire inghiottito. In ballo ci sono due cantieri, oltre a quello del passante – arrivato quasi alle battute finali – c’è da fare i conti con i lavori del Gtt per la realizzazione della linea ferroviaria Ciriè-Lanzo. Interventi che interesseranno parte di corso Grosseto e, forse, anche del parco Sempione. Da qui la polemica.
Una preoccupazione che accomuna sia i numerosi residenti della zona, sia tutte quelle persone che ogni giorno portano a spasso i cani nel parco di via Cigna, frequentato di giorno e di sera anche da tossici e da ubriaconi. Come si può capire dalle siringhe e dalle bottiglie sparse sul verde pubblico. “La nascita di nuovi edifici e aree verdi rischia di far scomparire per sempre gli spazi per i cani – spiega la signora Antonella, residente da anni in via Lauro Rossi -. Speriamo che questa catastrofe non si verifichi perché per noi sarebbe davvero un brutto colpo. Non abbiamo un altro posto dove andare in zona e ci dispiacerebbe restare senza uno spazio per le nostre bestiole".
A seguire l’evoluzione della vicenda ci penserà la circoscrizione Sei che ha già programmato per la prossima settimana un sopralluogo insieme a quei cittadini che oggi si sentono vittime dei cantieri, delle ruspe e ovviamente degli scavi. La richiesta del quartiere potrebbe portare ad una ricollocazione urgente per le strutture del parco. “Ipotesi molto complicata” secondo il coordinatore all’Ambiente della circoscrizione Sei Carmelo Fruscione.