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Cronaca

Applauso degli imprenditori all'ad Thyssen, i parenti: "Strazia il cuore"

Sabato scorso la Confindustria riunita a Bergamo ha tributato un applauso ad Harald Espenhahn. Critiche dal mondo politico. I familiari delle vittime: "La Marcegaglia venga a spiegarci il perché"

Non accennano a placarsi le polemiche a Torino per l’applauso tributato sabato scorso dalla Confindustria riunita a Bergamo in favore di Harald Espenhahn, l’amministratore delegato di Thyssenkrupp Italia condannato a 16 anni e mezzo per la morte dei sette operai nell’acciaieria di Torino nel dicembre 2007.

L'applauso della platea di Confindustria ad Harald Espenhahn, amministratore delegato della ThyssenKrupp condannato a 16 anni e mezzo per omicidio volontario, "strazia il cuore": lo scrivono i familiari delle sette vittime del rogo dell'acciaieria torinese e l'unico sopravvissuto, Antonio Boccuzzi, oggi parlamentare, in un volantino distribuito in serata a un convegno a Torino. I familiari delle vittime danno appuntamento ai dirigenti della multinazionale siderurgica tedesca a metà luglio, quando saranno pubblicate le motivazioni della sentenza. "Speriamo - scrivono - che in quell'occasione Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, venga a Torino a spiegarci le ragioni di quegli applausi".

Per i parlamentari Giorgio Merlo e Stefano Esposito (Pd), "lo sconcerto provocato dall'applauso dell'Assemblea di Confindustria all'Ad della ThyssenKrupp è semplicemente incommentabile". "E questo - hanno spiegato - non solo per la grave e irresponsabile mancanza di rispetto verso gli operai che hanno perso la vita e il dramma delle rispettive famiglie, ma anche per la concezione del lavoro che si ha in questo Paese. Forse - hanno aggiunto - sarebbe opportuno che, invece degli applausi all'ad della ThyssenKrupp, si lavorasse seriamente per evitare che queste tragedie si ripetano".

Il ministro dello sviluppo economico Paolo Romani è critico: "Trovo tendenzialmente improprio un applauso rispetto a una situazione che ha avuto morti dolorose e una tragedia dolorosa", dice Romani che, facendo il suo ingresso all'assemblea della Consob, definisce quello di Confindustria "un applauso controverso", pur ammettendo che "statisticamente è vero che rappresenta l'unico caso di omicidio volontario per un incidente sul lavoro".

La leader della Cgil, Susanna Camusso, pensa che la "Confindustria ha sbagliato due volte": "Ha sbagliato nel giudizio della sentenza, perché quello che è successo è stata una vera strage. E ha sbagliato anche nell'atteggiamento di chi, non condividendo nel merito una scelta, mette in discussione l'istituzione che l'ha fatta". Anche il comitato centrale della Fiom esprime un giudizio negativo sugli applausi. Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, invece, osserva che "da questa vicenda se ne esce non con le polemiche, ma con le soluzioni" e ricorda come "con Confindustria ci siamo incamminati su una strada per individuare le soluzioni più idonee" nella sicurezza sul lavoro.

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