Stop al Tav, Chiamparino: " Si ignori l'appello di Appendino e De Magistris"

 "Mi auguro che l'appello presentato da alcuni amministratori locali, tra cui il sindaco di Torino e quello di Napoli, non sia preso in considerazione dalla Camera dei deputati". Lo ho dichiarato in una nota il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino a proposito della richiesta di sospensione della ratifica del trattato italo-francese sul Tav, avanzata in una lettera inviata da alcuni sindaci, tra cui quello di Torino, Chiara Appendino, e il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, alla presidente della Camera, Laura Boldrini, al primo ministro Paolo Gentiloni, al ministro delle infrastrutture Graziano Del Rio e a tutti i deputati.

Nella lettera, firmata anche dal sindaco di Rivalta, Mauro Marinari, e dal presidente dell'Unione montana Valle Susa, Sandro Plano, si chiede "una riflessione sulle effettive priorità", sottolineando che la Torino-Lione richiederà un finanziamento di 2,9 miliardi di euro nonostante "i gravi problemi che travolgono il nostro Paese": dalla ricostruzione post-terremoti alla messa in sicurezza degli istituti scolastici.

Ma Chiamparino non è d'accordo. "La ratifica - prosegue il presidente della Regione  - rappresenta infatti il sì definitivo a un'opera di interesse non locale, ma europeo e nazionale, designata a colmare una lacuna nel campo della modernizzazione del sistema dei trasporti ferroviari e della logistica, per i cui ritardi abbiamo già pagato un prezzo fin troppo alto in termini di lavoro e di qualità dell'ambiente".

E Chiamparino non risparmia una stoccata a De Magistris: "Mi chiedo inoltre, a puro titolo di curiosità, se il sindaco di Napoli intende allargare la sua richiesta anche a tutte le nuove opere dell'alta velocità, a cominciare dal collegamento Napoli-Bari, come sarebbe coerente, o se invece si riferisce alla sola Torino-Lione, nel qual caso il carattere pretestuoso, strumentale e propagandistico dell'appello - conclude - risulterebbe ancora più evidente di quanto già sia".