Ultrà e biglietti, Andrea Agnelli inibito per dodici mesi
Calcio e criminalità
Un anno di inibizione per il presidente della Juventus Andrea Agnelli, ammenda di 300 mila euro per il club bianconero. Il tribunale Federale, sezione disciplinare, della Federazione Italiana Giuoco Calcio ha condannato il presidente bianconero per i rapporti non consentiti con i tifosi ultrà. L’inchiesta si era sviluppata sul bagarinaggio e sui legami con la ‘ndrangheta.
Rapporti non ortodossi
Secondo quanto scritto nella sentenza l'inchiesta ha appurato come agli ultras venivano destinati “biglietti e abbonamenti, anche a credito e senza previa presentazione dei documenti di identità dei presunti titolari, in violazione delle disposizioni di norme di pubblica sicurezza”. Escluso invece che la dirigenza fosse a conoscenza della circostanza che i beneficiari dei ticket fossero dediti al bagarinaggio ovvero fossero esponenti della criminalità organizzata.
La replica
La Procura federale aveva chiesto 30 mesi di inibizione per il presidente e due turni a porte chiuse per la società. “Confidavamo nel proscioglimento del presidente, ovviamente la sentenza ci delude, anche se ha ridimensionato le accuse della Procura” ha detto Franco Coppi, legale del presidente della Juventus. "Certamente presenteremo l'appello, ora parlerò della sentenza con il mio collega Chiappero e con il presidente Agnelli".