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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Presidente della commissione medica arrestato, prime ammissioni di colpa

Enrico Maggiore, arrestato giovedì scorso con l'accusa di corruzione, avrebbe ammesso di aver preso soldi per mandare avanti le pratiche "gonfiate". Dal suo ufficio sono state portate via centinaia di pratiche e ora sono in mano ai pm

Soldi presi per mandare avanti pratiche “gonfiate”, avrebbe ammesso questo Enrico Maggiore, il presidente della commissione medica di verifica per gli infortuni e le pensioni di invalidità, arrestato la scorsa settimana dopo aver appena intascato duemila euro. Una vicenda che quasi certamente andava avanti da tempo, tanto che i carabinieri del Nas hanno avuto tempo di installare delle trasmittenti all’interno dell’ufficio di Maggiore e ora quelle ore di registrazione saranno utilizzate per fare luce sull’intera storia che ha portato all’arresto per corruzione.

In carcere però non c’è solamente il presidente della commissione medica. C’è anche un dentista, suo fidato consulente, anche se per il momento risulta solamente indagato. Enrico Q. è stato arrestato per un’altra vicenda che ha a che fare con il possesso di munizioni ritenute da guerra, ma sulla sua posizione nella vicenda delle mazzette stanno valutando le sue responsabilità i pm Gianfranco Colace e Laura Longo, coordinati dal procuratore aggiunto Andrea Beconi.

In attesa di un nuovo interrogatorio - nel caso di Maggiore - e del primo - nel caso di Quaglia - sono state sequestrate centinaia di pratiche che riguarderebbero persone a cui è stata data la pensione di invalidità nonostante non ci fossero i requisiti.

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