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Cronaca

Comandavano anche dalla prigione: i boss della 'ndrangheta torinese sottoposti al carcere duro

Ulteriore colpo all'organizzazione

I fratelli Aldo Cosimo e Adolfo Crea, capi della 'ndrangheta torinese condannati in primo grado rispettivamente a 14 anni e 10 mesi e a 10 anni e quattro mesi nell'ambito dell'inchiesta Big Bang, sono sottoposti a regime di carcere duro, il cosiddetto 41bis, dallo scorso 23 aprile 2018. I due sono detenuti dal 14 gennaio 2016 dopo che i carabinieri li hanno arrestati insieme ad altri esponenti dell'associazione mafiosa.

Il provvedimento è stato emesso dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria su segnalazione della Direzione aistrettuale antimafia di Torino ed è applicato per la prima volta in Piemonte nei confronti di esponenti apicali di criminalità mafiosa esercitanti influenza in quell’ambito territoriale. Si è reso necessario "in considerazione del fatto che numerose attività, anche successive all’arresto dei due, hanno dimostrato come costoro continuassero a esercitare concretamente la propria influenza anche se ristretti in carcere, in quanto vertici della cosiddetta locale di ‘ndrangheta di San Mauro Torinese".

L’esistenza della locale di ‘ndrangheta sanmaurese, con attività nel capoluogo di provincia, è stata acclarata nell’ambito dell’attività che, il 28 febbraio scorso, ha portato all’arresto, eseguito dagli stessi carabinieri del nucleo Investigativo di Torino, di ulteriori due persone e al sequestro di tre locali commerciali nel centro di Torino e in provincia.

Aldo Cosimo Crea è detenuto nel carcere di Terni, Adolfo Crea in quello di Parma.

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