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Cronaca Ivrea / Corso Vercelli, 165

Aggressione al carcere di Ivrea, detenuto picchia un agente della penitenziaria 

Prognosi di sette giorni per l'operatore colpito al volto. Il sindacato: "Gli agenti pagano la disorganizzazione del sistema detentivo"

Ennesimo episodio di violenza in carcere ai danni di un agente della polizia penitenziaria, questa volta consumatosi all’interno della casa circondariale di Ivrea.

Erano circa le 17 di ieri quando un recluso marocchino 32enne, detenuto per rapina, sequestro di persona e altri reati, ha aggredito con violenza il poliziotto in quel momento in servizio, colpendolo prima con spintoni e poi con una serie di pugni al volto che gli hanno procurato varie contusioni. Al termine dell’aggressione, verificatasi al secondo piano protetti del carcere, l’operatore è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale eporediese. Se la caverà con sette giorni di prognosi.

“Se non si vuole fare nulla per prevenire o reprimere questi episodi - è l’amaro commento di Leo Beneduci, segretario generale dell’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria - a pagare saranno sempre gli agenti della penitenziaria, i quali rischiano la propria incolumità a causa della disorganizzazione che connota gli istituti di pena italiani e in particolar modo quelli piemontesi, soprattuto - conclude Beneduci - in un momento in cui al loro interno è lasciata ai detenuti, anche a quelli più pericolosi, la massima libertà di movimento”.

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