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Cronaca

Capotreno picchiato da un passeggero senza biglietto, è allerta: una denuncia su 4 arriva dal Piemonte

Sono quaranta le aggressioni denunciate solo in Piemonte dall'inizio dell'anno a fronte delle 140 registrate in tutta Italia. I convogli critici saranno presto presidiati da una pattuglia delle forze dell'ordine

Preso a pugni per aver chiesto il biglietto a un passeggero che ne era sprovvisto. L'ennesimo caso di violenza ai danni di un controllore è avvenuto nel pomeriggio di ieri, sul treno regionale 2057 Chivasso-Ivrea. Poco prima dell'arrivo del convoglio al capolinea, il capotreno ha chiesto il titolo di viaggio a un cittadino italiano che ne era, però, sprovvisto. Dopo qualche insulto, il controllore è stato aggredito e preso a pugni.

La colluttazione, piuttosto violenta, ha fatto cadere la parte lesa a terra, la quale, ha perso l'equilibrio. Il capotreno è stato poi assistito dalla polizia ferroviaria e dai sanitari del 118 giunti sul posto, mentre l'aggressore, identificato grazie alle telecamere di video sorveglianza, è stato catturato e arrestato poco dopo. L'uomo, pregiudicato, era già noto alle forze dell'ordine per diversi reati attinenti alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti: ora l'accusa è quella di lesioni.

Si tratta dell'undicesimo episodio di aggressione ai danni di un capotreno avvenuta in Piemonte dall'inizio dell'anno. Proprio ieri la minaccia da parte di Ferrovie e sindacati di stoppare, a partire dal 26 giugno, una serie di treni in Italia nel caso, a bordo, non ci sia il personale delle forze dell'ordine. In Piemonte, i treni più pericolosi, sarebbero tre, tutti sulla linea Torino-Cuneo-Ventimiglia. Questi, come annunciato dalla Polfer, saranno presto presidiati da una pattuglia, al fine di scongiurare così la mancata soppressione.

A destare maggior preoccupazione è la tratta Torino-Cuneo, un centinaio di chilometri su cui viaggiano circa 600 passeggeri, con un solo capotreno. In tutte le fermate intermedie non c'è l'ombra di un presidio della polizia ferroviaria e così, sul convoglio, è facile che salgano anche scippatori, persone della malavita e borseggiatori. Una delle fermate più critiche è quella di Carmagnola, dove vi è una maggiore concentrazione di campi nomadi.

Il problema resta, peraltro, la solitudine dei capotreni: ecco spiegato perchè, a fronte delle 140 aggressioni registrate dall'inizio dell'anno da Trenitalia, una quarantina sono state denunciate in Piemonte.

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