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Cronaca Pozzostrada / Via Tofane, 71

Non vuole assumere la terapia: detenuto aggredisce agenti e personale sanitario all'ospedale di Torino

La denuncia di tutte le organizzazioni sindacali del comparto sicurezza Polizia penitenziaria

Attimi di forte tensione, ieri sera, venerdì 21 ottobre 2022, attorno alle 19.45, nel reparto di psichiatria dell’ospedale Martini di Torino. 

Un uomo di 37 anni, di nazionalità straniera, piantonato dagli agenti della polizia penitenziaria, ha dato in escandescenza nel momento in cui avrebbe dovuto assumere la terapia. Ribaltando il tavolo e, con le mani, ha staccato un piede del tavolo di alluminio, usandolo poi come arma e iniziando poi a minacciare tutti: dagli agenti penitenziari al personale sanitario, che nel frattempo avevano chiuso la porta, in modo tale che non uscisse e non arrecasse problemi ad altri pazienti.

Con l'obiettivo di riportare la situazione alla normalità, sono stati chiamati altri agenti penitenziari a supporto. Anche perché, nel frattempo, il detenuto ha devastato la stanza dove si trovava. 

Dopo un'ora di trattative serrate, i carabinieri - in assetto antisommossa - riuscivano ad entrare e a bloccarlo. 

"I rinforzi sono arrivati quando tutto ormai era finito. Rinnoviamo la richiesta alla direzione del carcere di assumersi le proprie responsabilità in materia di ordine e sicurezza e quindi per l'emanazione di specifiche direttive tra l’altro assicurate ma non ancora emanate anche circa il necessario uso dei mezzi previsti dalla legge e a tutte le autorità a qualsiasi livello di intervenire per quanto di rispettiva competenza in considerazione della drammatica situazione. Una situazione simile non si era mai registrata e, oltre ad essere altamente pericolosa è dannosa per tutti indistintamente. Il personale di Polizia Penitenziaria è allo stremo delle forze e non ce la fa più oltre ad essere abbandonato completamente a se stesso, improvvisa qualsiasi intervento senza idonee e chiare direttive. Il Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria batta un colpo. La politica faccia altrettanto considerato l’escalation delle aggressioni e degli eventi critici a livello nazionale considerandole quale emergenza nazionale", denunciano all'unisono le organizzazioni sindacali del comparto sicurezza Polizia penitenziaria Osapp, Uil PA P.P, Sinappe, Fns Cisl, Fsa Cnpp. 

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