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Cronaca

Dà in escandescenza e aggredisce un agente, è allarme nelle carceri piemontesi

La situazione nelle carceri regionali resta sempre allarmante, nonostante in un anno il numero dei detenuti sia calato, in Piemonte, di oltre cinquecentoventi unità: dai 4.155 del 30 aprile 2014 si è infatti passati agli attuali 3.631

Violenta aggressione, questa mattina, nel carcere Lorusso e Cotugno di Torino. Un detenuto marocchino, ristretto nella sesta sezione del padiglione B per reati di rapina, ha prima molestato e poi aggredito un poliziotto penitenziario.

Secondo le ricostruzioni, il detenuto, improvvisamente e per futili motivi, ha spinto un agente giù dalle scale del secondo piano, rompendo, inoltre, a calci scrivania e sedie. Il poliziotto è dovuto ricorrere alle cure del sanitario per le innumerevoli  escoriazioni a tutte due le braccia, guaribili in sette giorni.

"Non si capiscono i motivi e le ragioni di questa violenza - spiega il Segretario Regionale del SAPPE Vicente Santilli - ma certo il SAPPE non intende restare con le mani in mano a fronte delle continue criticità delle carceri del Piemonte". I numeri, bisogna ammetterlo, sono alti e la situazione nelle carceri regionali resta sempre allarmante, nonostante in un anno il numero dei detenuti sia calato, in Piemonte, di oltre cinquecentoventi unità: dai 4.155 del 30 aprile 2014 si è infatti passati agli attuali 3.631.

Nel 2014 ci sono state aggressioni, ferimenti e colluttazioni ovunque: 17 colluttazioni ad Asti, 43 a Ivrea, 34 a Vercelli, 2 a Verbania, 5 a Torino, 25 a Saluzzo, 17 a Novara, 4 a Fossano, 20 a Biella, 6 ad Alessandria S. Michele, 5 ad Alba e a Cuneo. Anche i ferimenti sono stati significativi: 4 ad Asti, 8 a Torino, 2 a Saluzzo, 2 a Fossano, 3 a Biella, 2 ad Alessandria S. Michele e 3 ad Alessandria Cantiello e Gaeta, 6 ad Alba ed 1 a Cuneo. 

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