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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Vigili aggrediti a lungo Stura, nel video della difesa spunta una pistola

I video forniti dalla difesa mostrano delle immagini che contraddirebbero quanto testimoniato dai vigili. Nelle registrazioni spunta una pistola

E' iniziato ieri al Tribunale di Torino il processo contro il rom accusato di aver aggredito tre vigili urbani durante lo sgombero della baraccopoli di lungo Stura Lazio, mandandoli al pronto soccorso. 
Ieri, in aula, le testimonianze degli agenti della polizia muncipale in parte contraddette da un video - registrato da un'abitante dell'insediamento rom - presentato dal legale dell'imputato Gianluca Vitale: nelle registrazione effettuate con un telefonino si vedrebbe, infatti, uno dei vigili puntare la pistola contro il rom accusato dell'aggressione.

Versione che non combacia con quelle fornita dagli agenti, i quali dichiarano di non aver mai puntato l'arma ad altezza uomo. Il video, di fatto, riprende le fasi successive all'aggressione, quando il rom è già seduto su uno sgabello ammanettato: proprio in quel momento l'agente estrae la pistola. Le testimonianze dei vigili parlano di minacce di morte, di pugni e calci ricevuti dal presunto aggressore, di una situazione piuttosto "calda", dove il possibile uso della forza è stato usato solo come legittima difesa. Una versione che l'avvocato Vitale, tuttavia, respinge fermamente. I video, infatti, mostrebbero immagini contraddittorie rispetto alle versioni dei vigili anche durante le fasi del fermo: dalle registrazioni si evince, infatti, che il rom è stato immobilizzato con dello spray al peperoncino e tenuto fermo a terra col peso del corpo del vigile, completamente sdraiato su di lui con le ginocchia. Nulla a che vedere con quanto dichiarato dall'agente che avrebbe posto resistenza solo con la forza delle mani sul capo e sul costato del presunto aggressore.

Insomma, i video registrati al campo di lungo Stura Lazio mostrano una situazione decisamente "calda", ma comunque risultato di una precedente e probabile colluttazione avvenuta tra le parti che, però, non è stata ripresa. Davanti al giudice il presunto aggressore è atteso per il 17 febbraio, giorno in cui è stata fissata la prossima udienza.

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