Aggredita troupe di La7 all'ex Moi di via Giordano Bruno
Alcuni occupanti delle palazzine dell'ex Moi volevano strappare la telecamera dalle mani del cameraman. L'aggressione è avvenuta dopo un'intervista concordata
Brutta avventura per una troupe di La7 che stava facendo un servizio giornalistico nell'ex Moi, la struttura di via Giordano Bruno costruita in occasione delle Olimpiadi del 2006 e occupata qualche anno fa da decine e decine di immigrati. Finita l'intervista, concordata da tempo, cameraman e giornalista sono usciti a fare ancora qualche ripresa, ma poco dopo sono stati aggrediti da alcuni ospiti.
L'INTERVISTA - Come detto prima, l'intervista era concordata da diverso tempo, quindi non c'era nulla di improvvisato o fatto all'ultimo momento che potesse mettere a repentaglio l'incolumità di giornalista e cameraman. Davanti alla telecamera hanno parlato alcune persone della comunità di rifugiati che vivono in quei palazzoni colorati di via Giordano Bruno. E' andato tutto liscio fino a quando il cameraman è uscito per fare qualche immagine di "colore", che in gergo vuole dire un filmato da sovrapporre a un'intervista o da utilizzare senza audio di sottofondo all'interno di un servizio video.
L'AGGRESSIONE - Visto l'operatore video con la telecamera in mano, uno dei migranti si è messo a correre per impedirgli di filmare. Dietro di lui sono uscite altre persone. L'uomo è stato aggredito e colpito più volte, il tutto per strappargli e rompergli il suo strumento di lavoro. Il cameraman è anche caduto a terra, ma è riuscito a resistere e proteggere la telecamera fino all'arrivo della polizia. Ora ci sono indagini per ricostruire esattamente quello che è successo.
Il cameraman ferito è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Molinette. Se l'è cavata con 15 giorni di prognosi a causa della frattura a una mano.
