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Cronaca Aurora / Via San Pietro in Vincoli

Gli abusivi imperversano in via San Pietro: "Sembra non esserci soluzione"

Continua la querelle tra istituzioni e cittadini sui problemi causati dal mercato del libero scambio. Denunce di Alessi (FdI) e Calleri (No Euro)

Le continue assemblee tra le istituzioni non hanno risolto il problema degli ambulanti abusivi, padroni in San Pietro in Vincoli. L’ultimo settimana è stato caratterizzato da un continuo via vai di irregolari in quel piazzale trasformato in un suk.

Alla faccia dei residenti del quartiere che con un esposto al Tar avevano creduto di risolvere l’annosa questione. La circoscrizione Sette, dal canto suo, chiederà di dimezzare il mercatino sperando, così, di riportare la legalità in piazza della Repubblica. Legalità che oggi non si vede neanche con il binocolo. Affianco alle bancarelle regolari fanno sempre la loro comparsa i soliti venditori di merce contraffatta. Esposti sulle lenzuola bianche e sui tavoli compaiono puntualmente telefoni cellulari, gli occhiali da sole, autoradio, stock da magazzino e orologi d’oro.

Come hanno potuto constatare anche Patrizia Alessi, consigliera di FdI in circoscrizione Sette. “Per me c’è poco da sorridere – spiega Alessi -. Non capiamo il perché della rinuncia ad applicare alla lettera e integralmente la nuova delibera di giunta. Ma ne chiederò conto all'assessorato con una interpellanza”. In pochi anni gli abusivi hanno conquistato il piazzale dell’Orologio andando ad occupare con i loro teli gli spazi sotto la tettoia dei casalinghi e lungo corso Regina Margherita, fino in via Priocca.

Nemmeno i controlli degli ultimi mesi hanno convinto gli irregolari a cambiare aria. “La nostra proposta è quella di vincolare gli spazi  portando i venditori nell’area dell’ortofrutta” la speranza degli uffici di corso Vercelli.

Un dramma che ha raggiunto proporzioni incredibile. D’estate oltre ai venditori di merce di dubbia provenienza fanno la loro comparsa anche i rivenditori di bibite che si posizionano in corso Giulio e piazza Don Albera. Uomini e donne intenti a vendere la loro mercanzia agli incroci delle strade. “Si è scelto per troppo tempo di non vedere – accusa Massimo Calleri di No Euro -. Questo modus operandi non ha portato risultati se non qualche operazione di facciata”.

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