Abbigliamento taroccato: scoperte le due società madri, una decina di denunciati
Dopo il maxi-sequestro
La guardia di finanza di Torino è riuscita a ricostruire l’intera filiera distributiva su tutto il territorio nazionale dei falsi capi di abbigliamento scoperti lo scorso aprile 2018 in un magazzino di Settimo Torinese.
Ora i 'baschi verdi', che hanno condotto l’operazione, hanno segnalato all'autorità giudiziaria due società, una con sede proprio a Settimo Torinese, l’altra a Castel Goffredo, nel mantovano. Entrambe sono importatrici degli articoli falsi provenienti dalla Cina.
Gli amministratori sono stati denunciati per frode in commercio e rischiano anche altre diverse pene accessorie: dalle sanzioni pecuniarie per oltre 10milioni di euro alla confisca del profitto ottenuto, dalla revoca delle licenze al divieto di contrattare con la pubblica amministrazione.
Nel corso dell’operazione, i finanzieri hanno denunciato una decina di persone coinvolte a vario titolo nella frode. Oltre cinque milioni gli articoli falsi sequestrati, spacciati come prodotti Made in Italy ma che di italiano avevano ben poco.