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Cronaca

Abbandono estivo degli animali, Venturini (Lida): "Piaga culturale e sociale"

L'abbandono degli animali si ripresenta ad ogni estate come uno dei problemi più diffusi da affrontare. Venturini, della Lida: "Abbandonare un animale vuol dire condannarlo alla sofferenza e alla morte"

Uno dei temi ricorrenti dell’estate è la lotta all’abbandono degli animali, una piaga tristemente diffusa in tutte le città italiane, e anche a Torino. Gli animali vengono abbandonati poter andare in vacanza senza problemi, senza curarsi della loro salute o della loro sopravvivenza. Ruben Venturini, presidente della Lida di Torino, conosce bene il problema.

Cosa significa abbandonare un animale in piena estate, magari ai margini di un’autostrada?

“Gli animali da affezione abbandonati denotano non solo una forma disgustosa di crudeltà ma spesso sottendono a un comportamento deviato. Sono forme di ignoranza del dolore psichico e fisico verso le razze diverse da quella umana.

Abbandonare un animale vuol dire molto spesso condannarlo ad un destino di sofferenza e di morte perché si ritrova all’improvviso in un luogo sconosciuto e senza più il riferimento della famiglia di cui faceva parte”.

Ogni abbandono aumenta il numero degli animali randagi. Con che conseguenze?

Il fenomeno del randagismo implica una serie di importanti conseguenze dal punto di vista igienico, sanitario e sociale. Basti pensare, ad esempio, ai numerosi incidenti stradali causati dal vagabondare di animali randagi. Contrastare, quindi, l’abbandono dei cani è l’obiettivo della campagna che ogni anno la Lida – lega italiana diritti dell'animale – intraprende fin all'inizio nel mese di maggio.

In questa estate avete avuto molte segnalazioni di animali abbandonati?

Ci sono stati numerosi casi, anche se per la maggior parte sono gatti: la gran parte dei cani ha infatti il microchip. Adesso “va di moda” andare da qualche veterinario per rimuovere il chip (si tratta di una vera operazione, con un taglio e una ricucitura della pelle). La Lida condanna questi gesti: non è possibile abbandonare in questo modo il proprio cane o gatto, l’abbandono è una vera e propria piaga sociale e culturale, che va fermata”.

Tra l’altro, è anche un reato perseguibile dalla legge.

L’abbandono dei cani, oltre ad essere un gesto incivile, è un reato perseguito in Italia ai sensi dell’art.727 del Codice penale con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.

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