Dopo l'incidente Viviana Parisi, con in braccio il figlio Gioele, si è diretta verso la montagna che sovrasta l'autostrada poco dopo l'abitato di Caronia. È questo l'ultimo elemento su cui si stanno concentrando gli inquirenti per ricostruire con chiarezza i minuti successivi all'impatto tra l'Opel Corsa guidata dalla donna e il furgone di una ditta di manutenzione all'interno della galleria Pizzo Turda. 

A fornire il nuovo dettaglio è un componente della famiglia di turisti che ieri ha rotto il silenzio dopo i numerosi appelli delle forze dell'ordine. In particolare, un uomo ha detto di aver visto Viviana camminare impaurita e a passo spedito portando in braccio il suo bimbo e scavalcare il guardrail alla fine della piazzola di sosta dirigendosi verso la montagna. Direzione praticamente opposta a quella in cui lo scorso 8 agosto è stato trovato il cadavere della 43enne ai piedi di un traliccio dell'alta tensione. 

Le squadre di ricerca, alle quali in mattinata si è aggiunto anche l'Esercito, stanno quindi perlustrando una nuova zona a monte dell'autostrada. Lì la donna potrebbe aver lasciato il figlioletto per poi raggiungere il luogo in cui avrebbe trovato la morte, molto più vicino alla costa. A lavoro, per il quindicesimo giorno consecutivo, ci sono vigili del fuoco, quattro squadre cinofile, protezione civile, soccorso alpino della Guardia di finanza, forestali, polizia. Ma finora di Gioele non c'è traccia.

Intanto, oggi si è svolto un nuovo vertice al Palazzo del Governo alla presenza del prefetto Maria Carmela Librizzi e del procuratore di Patti Angelo Cavallo, titolare delle indagini che attende di ricevere i risultati dei tabulati telefonici. La donna la mattina del 3 agosto ha lasciato il cellulare in casa, così come il computer che condivideva con il marito Daniele Mondello. 

Nuovi esami sul cadavere della donna

Il corpo di Viviana resta all'obitorio del Papardo. Nel pomeriggio di martedì 18 agosto il medico legale Elvira Ventura eseguirà nuovi accertamenti sul cadavere mentre si attende il risultato dell'esame del dna effettuato dalla polizia scientifica. La famiglia, tramite gli avvocati, ha intanto presentato istanza per il dissequestro della salma, passo necessario per organizzare i funerali. 

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