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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Le false operazioni al cuore del figlio della badante e i finti avvocati: pensionato di Torino derubato di 200mila euro

Indagini e perquisizioni della Polizia Postale

Dal 2017 a oggi, un 84enne torinese è stato derubato di oltre 200mila euro dalla sua badante con inganni subdoli.  Ad accorgersi della truffa era stato un amico della vittima e che aveva iniziato ad indagare, chiedendo informazioni allo stesso amico su questi ripetuti prestiti di denaro. Somme non di poco conto, vista la cifra finale. Da quanto appreso, la vittima destinava queste somme all'aiuto del figlio di tre anni della badante che, a detta di quest'ultima, doveva sottoporsi ad alcuni delicati interventi al cuore.

Soldi che erano ulteriormente aumentati nel momento in cui la donna aveva deciso di intraprendere una relazione affettiva con l'uomo, facendo così ulteriormente leva sull'empatia dell'anziano verso la donna. E anche quando la donna aveva smesso di assistere l'uomo, la vittima era stato avvicinato da altre figure che si sono spacciate per avvocati e che hanno continuato, con diversi espedienti, a ottenere altri soldi per una potenziale causa contro la ex badante: "Le faremo riottenere tutti i soldi che le ha portato via la donna". In realtà erano tutti complici. 

Le indagini della Polizia Postale e della squadra Ecommerce/Antifrode del Compartimento di Torino, coordinate dal pm Giulia Rizzo della Procura di Torino, hanno avuto inizio dall’analisi di alcune e-mail sospette provenienti da identità fake. Le tracce informatiche sono state poi correlate agli approfondimenti bancari che hanno evidenziato una movimentazione di denaro anomala per le esigenze di vita dell’anziano, transazioni che hanno portato al completo svuotamento del suo conto corrente.

Di qui i cinque decreti di perquisizione in altrettante abitazioni del Torinese avvenute a ottobre 2021, con il sequestro di numerosi supporti informatici, sim card e carte di pagamento utilizzate per sottrarre il denaro all'anziano e diversi anche i documenti bancari relativi a conti correnti intestati agli indagati. Il materiale informatico sequestrato verrà sottoposto ad ulteriori approfondimenti con l'obiettivo di ricostruire la rete di rapporti tra i truffatori e comprendere l’eventuale coinvolgimento di ulteriori vittime.

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