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Cronaca

Fotografano di nascosto studenti e insegnanti e postavano sui social, con commenti denigratori: 300 sospesi

A pochi giorni dagli scrutini

Sospesi in 300 a pochi giorni dagli scrutini. Il motivo? Aver scattato delle fotografie di nascosto, con i cellulari, a compagni di classe e insegnanti e, successivamente, modificate e poi pubblicate sui social. 

Modifiche con "scopi denigratori e accompagnate da parolacce, insulti, allusioni sessuali", come ben spiegato dalla dirigente scolastica Raffaella Curetti della scuola media "Riberi" di Caraglio, in provincia di Cuneo. 

Da quanto ricostruito, le foto sarebbero state scattate non solo in classe ma anche con screenshot durante il periodo in cui le lezioni erano a distanza. 

Sono ben 12 le classi sospese. La dirigente ha spiegato agli organi di informazione come alcuni abbiano già ammesso le loro colpe mentre la maggior parte ha negato responsabilità seppur abbiano visto le immagini circolare in rete. Senza però, a quanto pare, segnalare il misfatto a insegnanti o genitori.

La sospensione non è equivalsa a giorni a casa, senza fare lezione. Perché la dirigente ha voluto che tutti fossero in classe, in modo tale da riflettere meglio su quanto accaduto e su quanto commesso. E ricordando come gli studenti abbiano quasi tutti meno di 16 anni, ovvero del limite consentito in Italia per potersi iscrivere sui social: al di sotto, l'iscrizione è consentita previo consenso dei genitori. 

Non è escluso che le vittime, ovvero insegnanti e allievi - questi ultimi tramite i genitori - non decidano di tutelarsi in altre sedi. 

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