
Amadou, 34enne cuoco gambiano
L'autista non ha il resto: ragazzo costretto a scendere dall'autobus
Verifiche in corso da Gtt
Quest’ultimo, infatti, quando il cuoco ha estratto dal portafoglio la banconota, gli avrebbe risposto che il resto lo avrebbe dovuto prendere “a Torino, negli uffici di Gtt - spiega Amadou - Quei soldi però mi servivano per pagarmi il ritorno a casa, un pasto e magari qualche altra necessità. E poi, è assurdo dovermi recare fino a Torino per ritirare quella quindicina d’euro abbondanti di resto”.
E così, appena è stato possibile, avrebbe aperto le porte dell’autobus e lo avrebbe fatto scendere.
“Non mi sono abbattuto, anzi. Per me fare qualche chilometro di strada provinciale non è una grande fatica e non mi porta ad avere paura. Ho camminato nel Sahara, sono arrivato dal Mediterraneo per sfuggire alla povertà e alla violenza. Possono due macchine farmi paura?”, sorride.
Amadou è poi riuscito ad arrivare a lavoro in auto, grazie al passaggio di una ragazza, residente a Balangero, che lo ha visto e lo ha fatto salire, evitandogli chilometri a piedi.
“Quel gesto non lo dimenticherò mai - conclude Amadou - Questo mi fa capire, ancora una volta, come l’Italia sia un paese accogliente, solidale e accogliente con noi profughi e immigrati. Quello che mi è accaduto non è stato piacevole. E’ stato un brutto gesto. Ma lo avrei denunciato in ogni modo, anche se fosse successo ad una persona italiana”.
Da Gtt fanno sapere che “la vicenda verrà verificata a fondo. A partire da ascoltare l’autista. Solo dopo aver eseguito le verifiche faremo sapere la versione dei fatti da parte dell’azienda”.