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Non esiste l'accusa di "maltrattamenti in famiglia" se l'uomo picchia la donna "ogni tanto"
Clamorosa sentenza
La donna - come il suo avvocato - era pressoché certa di aver vinto la causa. Ma poi è arrivata la sentenza del giudice che ha spiegato, e stabilito, come quegli atteggiamenti da lei subiti fossero "episodici" e in "contesti particolari", non in grado di "causare nella vittima uno stato di prostrazione fisica e morale", evidenziando anche l'assenza di "atti di vessazione continui, tali da cagionare un disagio incompatibile con le normali condizioni di vita", così come si legge nel dispositivo di sentenza.
I pilastri portanti della difesa poggiavano proprio sull'assenza di collegamenti tra i referti medici prodotti dall'accusa e le liti e le aggressioni che sarebbero state patite dalla donna.
E così l'uomo è stato assolto, nonostante la moglie sia finita in ospedale nove volte nel corso degli ultimi otto anni, spesso e volentieri con fratture, in particolar modo a naso e costole.
Questo perché, sempre secondo il tribunale, la vittima non sarebbe riuscita a motivare e a circostanziare gli episodi.