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Cronaca Aurora / Via Giaveno

Torino, per evitare l'arresto cerca di corrompere i poliziotti con 12mila euro

Trovato con crack e cocaina

Per evitare l'arresto, visto l'ingente quantitativo di cocaina trovato, ha provato a corrompere i poliziotti offrendo loro 12mila euro.

E così, oltre ad essere arrestato per "detenzione di droga" ai fini di spaccio, un 23enne senegalese è finito nei guai anche per "istigazione alla corruzione".

La storia ha inizio ieri pomeriggio, lunedì 11 gennaio 2021, alla fermata del bus fra via Cuneo e via Cecchi. E' qui che gli agenti del commissariato Barriera Milano lo hanno visto. Il giovane decide di scappare: ne nasce un inseguimento, concluso in via Giaveno. Dove viene fermato proprio mentre provava a disfarsi di alcuni involucri di crack e cocaina, per un totale di oltre 130 grammi. Per terra, inoltre, il 23enne getta ben 2mila euro. Ovvero il provento della precedente attività di spaccio. 

Una volta nell'auto che l'avrebbe portato in commissariato, ecco il "colpo di genio" del 23enne: essendo già stato arrestato in passato per lo stesso reato, ormai conosce a memoria le procedure. E così chiede agli agenti di distruggere 100 grammi di droga, facendo risultare a suo carico solo una trentina di grammi di sostanza stupefacente.

In questo modo, almeno secondo il suo pensiero, non sarebbe andato in carcere bensì nelle camere di sicurezza del commissariato San Paolo. Dove, dopo 48 ore, sarebbe stato rimesso in libertà. Per dire loro "grazie", ecco i 12mila euro. 

Tutto vano: le manette sono rimaste ai polsi dell'uomo. Inoltre, la perquisizione domiciliare dell’alloggio di via Cantoira, ha permesso di trovare e sequestrare anche il materiale per il confezionamento dello stupefacente, altri 4.500 euro in contanti e una carta d’identità francese falsa.

Per quest'ultima, è scattata anche la denuncia per "possesso di documento falso valido per l’espatrio".

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