La parrucchiera che faceva i capelli nonostante dovesse rimanere chiusa: multa e chiusura
Nei guai anche due clienti
La serranda del negozio non era totalmente abbassata. È stato quel dettaglio a insospettire, e non poco, gli uomini della guardia di finanza della compagnia di Caselle, che nel tardo pomeriggio di sabato 4 aprile 2020 si sono fermati per capire cosa stesse accadendo in quel negozio di acconciature alla periferia di Venaria.
Una volta avvicinati, hanno sentito i phon accesi e il vociare di diverse persone. A quel punto, i finanzieri hanno voluto capire meglio cosa stesse accadendo, iniziando a perlustrare l'area.
Tutto è diventato chiaro quando hanno visto uscire le clienti dal retro di quel negozio, con la titolare che salutava e faceva entrare la cliente successiva. Quasi come avesse dato dei veri e propri appuntamenti alle sue assidue clienti. Nonostante il decreto legge del 25 marzo firmato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per contrastare il diffondersi del coronavirus, ben spieghi come solo i negozi che vendono beni di prima necessità possono rimanere aperti. E un negozio di acconciature non rientra di certo in questi.
E così, dopo aver visto come i phon e le luci fossero accese e che si stesse davvero lavorando come se fosse un normale sabato pomeriggio, ecco scattare le sanzioni, che andranno da 400 a 3mila euro, per la titolare, la dipendente presente e le clienti per mancato rispetto delle norme.
Per la titolare, inoltre, i finanzieri hanno anche comminato la chiusura del negozio per cinque giorni e un accertamento fiscale. Stessa sorte che qualche giorno prima era capitato a una pizzeria e a un market della cittadina.