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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Collegno / Via Edmondo De Amicis, 47

Picchia e insulta la madre per l'ennesima volta. E il figlio uccide il padre con 24 coltellate

I carabinieri cercano di capire le motivazioni

Dramma a Collegno. Attorno alle 23 di ieri, giovedì 30 aprile 2020, Giuseppe Pompa, classe 1968, operaio della Dana Graziano di Rivoli, incensurato, è stato ucciso con una serie di coltellate dal figlio, Alex Pompa, classe 2001 (ancora 18enne, ndr), studente, incensurato. 

La tragedia è avvenuta in via Edmondo De Amicis 47, al sesto piano del palazzo. Ventiquattro le coltellate inferte sul corpo dell'uomo, in particolar modo a addome e torace. Con quattro coltelli differenti, tutti sequestrati, alcuni dei quali spezzati, probabilmente dalla foga e dalla rabbia che il giovane aveva dentro.

Al momento dell'uccisione erano presenti anche la moglie, Maria Cotoia, e l'altro figlio maggiorenne della vittima, Loris, di 21 anni. Ma è stato lo stesso giovane, studente dell'alberghiero "Arturo Prever" di Pinerolo a chiamare d'urgenza il 112. 

Sul posto, oltre al personale sanitario, anche i carabinieri della compagnia di Rivoli per le indagini di rito. Il giovane, dopo essere stato portato in caserma, è stato arrestato.

Collegno omicidio Giuseppe Pompa De Amicis 30 4 20

Le indagini sono in corso, coordiante dal pm Fabio Scevola della Procura di Torino.

"I litigi erano all'ordine del giorno. Ieri sera pensavamo fosse l'ennesimo. Poi abbiamo visto l'arrivo dei carabinieri, ma non pensavamo fosse successa una cosa così grave", raccontano i vicini di casa della famiglia.

I quattro vivevano lì da tre anni. E i litigi erano davvero all'ordine del giorno. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, i due figli avrebbero provato a difendere la madre dall'ennesime violenze che stava subendo. Ma solo Alex (ora difeso dagli avvocati Carmela Lipani e Marika Mazzola, ndr) ha preso i coltelli e lo ha ucciso, sotto lo sguardo attonito del fratello e della stessa madre, che stava piangendo. Come quasi ogni sera.   

"Ero stufo dei suoi comportamenti, dei suoi atteggiamenti. Io e mio fratello da tempo non uscivamo più la sera, neanche nel fine settimana. Avevamo troppa paura che facesse del male a mamma", ha detto il giovane omicida agli inquirenti.

Quello di stanotte è il secondo omicidio commesso all'interno delle mura domestiche da un figlio nei confronti del padre. Il 21aprile a Torino, in zona San Salvario, interno propria abitazione  è stato rinvenuto il cadavere  di Mario Trimboli, classe 52, ucciso dal figlio convivente con modalità analoghe. L'omicida era stato arrestato poco dopo dai carabinieri.

+++NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO+++

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