Il lavoro fatto male fa scoprire come gli odontoiatri fossero abusivi: studio medico sequestrato dalla polizia a Torino

Più passavano le settimane e più i dubbi sulla bontà del lavoro effettuato da quello studio dentistico di Torino, tormentavano quella paziente. E così, venerdì pomeriggio, 19 novembre 2021, quella donna ha iniziato ad alzare la voce con i titolari. Con gli animi che si sono accesi a tal punto che nello studio sono arrivati gli agenti del commissariato San Secondo. 

Gli agenti ascoltano la versione dei fatti della donna, che racconta come a maggio del 2020 si era affidata a questo odontoiatra per un importante lavoro di implantologia, dal costo altrettanto importante: nell'ordine dei 6mila euro.

Ma poche settimane dopo l'intervento, ecco i primi dolori, i primi sanguinamenti. "Sono solo suggestioni", le aveva detto il dentista, un uomo di 58 anni, così come il chirurgo e il titolare dello studio stesso, ovvero un medico di 75 anni, regolarmente iscritto all'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Torino.

E solo quando la protesi si era staccata, il medico aveva deciso di visitarla. Ed è in questo caso che la donna ha iniziato ad avere dubbi sul fatto che fosse davvero un dentista. Una volta in pronto soccorso, i medici hanno chiesto la cartella clinica e una dettagliata relazione sui lavori effettuati. Ma dallo studio dentistico, in tutta risposta, le è stato proposto un altro intervento ma con una clausola: la sottoscrizione di una liberatoria che sollevasse da responsabilità i due medici.

Le indagini hanno fatto scoprire l'arcano: il 58enne, gravato da numerosi precedenti di polizia, esercitava la professione di odontoiatra senza averne titolo. Sia lui sia il dentista 75enne erano già stati denunciati nel 2020 per questo reato. Lo studio è stato sequestrato preventivamente, e denunciati i due per esercizio abusivo di professione.