rotate-mobile
Cronaca Falchera / Via Germagnano, 50

Allarme legionella nei bagni e nelle docce del sito di raccolta rifiuti

Già partita sanificazione

Un nuovo caso di legionella negli stabilimenti Amiat. Questa volta in quello di via Germagnano, al centro di tante polemiche nel corso degli ultimi anni per questioni legate alla sicurezza, vista la vicinanza con il campo nomadi. 

La scoperta, qualche settimana fa, è avvenuta grazie ai controlli che vengono effettuati sistematicamente nei bagni e nelle docce che vengono quotidianamente fruiti dai dipendenti dell'azienda che gestisce il servizio di raccolta e trattamento dei rifiuti urbani nella città di Torino.

Dipendenti e sindacati sono fortemente preoccupati per questa nuova particolare situazione anche se la stessa direzione di Amiat ha già fatto partire tutte le "contromosse"a scopo cautelativo e preventivo. 

A partire dalla chiusura dei bagni e delle docce dove è stata riscontrata la presenza della legionella ma anche l'avvio della sanificazione degli ambienti e il trattamento mediante "shock termico". 

E se, negli ultimi giorni, sono stati finalmente portati i bagni chimici, per le docce è ad oggi un problema, visto che gli operatori ecologici si devono fare la doccia a casa, quando non è ancora chiaro se il problema sia stato risolto, visto che si stanno attendendo le nuove analisi. 

Che cos’è la legionellosi

E’ una malattia infettiva che colpisce l’apparato respiratorio ed è causata dal batterio Legionella, che si annida nell'acqua e si trasmette attraverso l'acqua nebulizzata, per inalazione.

Il batterio predilige le temperature elevate, dai 25 ai 55 °C.  

Come spiegato sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità, "le goccioline si possono formare sia spruzzando l'acqua che facendo gorgogliare aria in essa, o per impatto su superfici solide". 

I sintomi spaziano dalla febbre alle difficoltà respiratorie, fino alla polmonite.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Allarme legionella nei bagni e nelle docce del sito di raccolta rifiuti

TorinoToday è in caricamento