Rubano il ferro dall'azienda di Carignano con la complicità del figlio minore, già capace di guidare il furgone
Padre e madre in carcere
Padre, madre e persino un figlio di 14 anni, ma già capace di guidare un furgone per dare una mano ai genitori.
Sono loro i protagonisti di un furto di 181 puntelli in ferro - del peso complessivo di quasi 2mila chili - avvenuto lo scorso 12 febbraio 2021 all’interno del magazzino di una ditta edile di Carignano.
I tre sono stati sorpresi dai carabinieri proprio mentre stavano compiendo il furto. E se il padre, classe 1986, jugoslavo residente a Nichelino, si era dato alla fuga in un’area boschiva, la madre - anche lei classe 1986 e residente a Nichelino - è invece salita velocemente a bordo del furgone che stava guidando il 14enne, fuggendo.
Un carabiniere li ha inseguiti, riuscendo a salire a bordo, spegnendo il veicolo e bloccandone la marcia. Ma non riuscendo ad estrarre la chiave dal cruscotto anche per via dell’opposizione del figlio e soprattutto della madre, che lo ha aggredito spruzzandogli sul volto dello spray urticante, facendolo così cadere a terra.
I due sono riusciti a fuggire, recuperando poi anche il padre.
Le indagini si sono concluse nei giorni scorsi, dopo che i militari sono riusciti a trovare il furgone parcheggiato nei pressi di un campo nomadi di Nichelino e di recuperare la refurtiva del valore di circa 10mila euro e successivamente di identificare i due 35enni.
Il gip Alessandra Pfiffner ha disposto la custodia cautelare in carcere per i due adulti. Per loro le accuse sono “rapina aggravata” e “resistenza a pubblico ufficiale”, entrambe in concorso.