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Cronaca Gassino Torinese

Il postino suona troppe volte: picchiato con una mazza in legno ad una gamba

Iniziato il processo

Il suo essere così ligio al lavoro gli è costato davvero caro. Perché ad un postino di Gassino, il suonare ripetutamente ai campanelli ha portato un residente a prendere una mazza e a colpirlo ad una gamba.

I fatti sono successi il 17 dicembre del 2013 e ora, a distanza di cinque anni, è iniziato il processo al tribunale di Ivrea, davanti al giudice monocratico Anna Mascolo.

Alla sbarra è finito un 30enne di Gassino.

Quel giorno, il postino come sempre aveva iniziato il suo giro di consegna e, una volta arrivato in quel condominio, aveva iniziato a suonare a diversi campanelli con il chiaro intento di farsi aprire per consegnare le missive.

E durante il processo, lo stesso portalettere ha ricordato quel giorno, quando stava per consegnare una raccomandata. Ma non trovando il destinatario ha iniziato a suonare a tutti i residenti, pur di portare a compimento il suo compito.

Peccato che il 30enne non abbia gradito tutto quel rumore: “Si è affacciato alla finestra, urlandomi contro di smetterla di suonare, altrimenti mi avrebbe spaccato la faccia”, ha detto la vittima al giudice Mascolo.

Ancora non è chiaro quante volta abbia suonato. Durante il racconto ha anche precisato come l’aggressore si sarebbe poi diretto alla porta d’ingresso e, brandendo una mazza in legno, l’avrebbe colpito ad una gamba.

Ora il giudice ha optato per il rinvio del processo a nuova data. In quella circostanza ci sarà la discussione e poi, salvo stravolgimenti, dovrebbe essere pronunciata la sentenza.

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