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Cronaca

Fassino dà la cittadinanza onoraria all'Organizzazione Internazionale del Lavoro

In occasione dei 50 anni della firma della convenzione tra la Città di Torino e l'OIL, il sindaco riconosce l'impegno dell'agenzia per la tutela dei lavoratori

E' stato inaugurato stamattina dal sindaco Piero Fassino in persona il Padiglione Europa presso il Campus Internazionale di Formazione dell'ILO/OIL. L'occasione era la celebrazione dei 50 anni della firma della convenzione fra la Città di Torino e l'Organizzazione Internazionale del Lavoro. All'evento era presente anche Guy Ryder, il direttore generale dell'OIL.

Nella stessa mattinata inoltre si è svolta anche la cerimonia in Sala Rossa durante la quale il primo cittadino ha conferito la cittadinanza onoraria di Torino all'OIL, direttamente nelle mani di Guy Ryder. L'onorificenza riconosce la straordinaria opera di promozione di un lavoro dignitoso per tutti, della giustizia sociale e dello sviluppo sostenibile perseguito dall'OIL. "Sono diverse le ragioni per cui Torino ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria all'Organizzazione Internazionale del Lavoro - ha dichiarato Fassino -: innanzitutto la presenza nella nostra città, da 50 anni, del Centro di Formazione dell'OIL, sede di numerose attività che verranno ulteriormente incrementate. Inoltre Torino è da sempre una grande capitale del lavoro e scegliere di tutelarlo oggi è una questione molto attuale. Oggi il lavoro è sempre più precario e meno retribuito - ha continuato il sindaco di Torino - e la cittadinanza conferita vuole sottolineare l'impegno profuso dall'OIL per garantire i diritti, in un contesto mondiale dove spesso sono riconosciuti solo formalmente"

E una terza ragione sulla quale si è soffermata Piero Fassino è il cambiamento che la Torino del lavoro ha fatto negli ultimi vent'anni. Il capoluogo sabaudo ha ampliato il suo profilo, è ancora una città dove l'industria funziona e dona lavoro a migliaia di persone ma è anche un centro di ricerca, di turismo e di cultura importante e un polo universitario di primo livello.

Grato dell'onorificenza ricevuta, Guy Ryder ha elogiato Torino: "L'OIL considera Torino la sua seconda casa dopo Ginevra, dove ha la sua sede da quasi un secolo. In un momento in cui la città sta cercando nuove vocazioni, anziché capitale della produzione, può diventare capitale mondiale della formazione e dell'educazione. Se oggi il Centro di Torino è riconosciuto come centro di eccellenza in questo campo è anche grazie al sostegno che il Comune gli ha sempre dato".

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