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Cronaca

Affitta una casa vicino a quella della ex per provare a farle cambiare idea: imposto il divieto di dimora a Lanzo

Dopo ripetuti episodi di stalking

Non un amore ma un calvario, un tormento. Una situazione non più sostenibile per quella donna di 46 anni di Lanzo, che ormai non sapeva più come fare per evitare di vedere il suo ex, un operaio di 45 anni. 

Un amore una volta addirittura sfociato in violenza, dopo che al termine di un litigio la donna venne colpita con una testata in pieno viso.

Da quell’episodio, ecco l’escalation di pedinamenti, telefonate, litigi, messaggi. E anche ritorni di fiamma. O, forse, ritorni dettati dalla paura di nuove ripercussioni. Anche perché, ogni volta che lei provava a terminare la storia, lui tornava. Arrivando persino a prendere in affitto una casa nelle immediate vicinanze dell’abitazione della donna. Avendo così la scusa di poterla incontrare spesso e volentieri e tornare «alla carica».

In qualsiasi circostanza. Con la donna costretta a vivere sotto scorta di familiari e amici, che la accompagnavano a lavoro, dagli amici e persino a fare la spesa.

Fino a quando ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri di Lanzo, con gli uomini coordinati dal maresciallo Paolo Spataro che hanno dato avvio alle indagini di rito, culminate con la denuncia dell’uomo.

Ora, il gip del tribunale di Ivrea, Marianna Tiseo, ha deciso di imporre al 46enne - già accusato di stalking - il divieto di dimora a Lanzo e, allo stesso tempo, l’obbligo di rispettare i 50 metri di distanza nel caso in cui dovesse incontrarla. L’operaio ora vive a casa di parenti. Conscio del fatto che se non dovesse rispettare gli obblighi impartiti dal giudice, per lui si apriranno le porte del carcere di Ivrea.

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