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Cronaca Venaria Reale

Meccanico di Venaria denunciato da Matteo Salvini per un tweet diffamatorio: ma si tratta di un caso di omonimia

La Procura di Ivrea ha già chiesto l'archiviazione

Finire a processo per un caso di ominimia. È il caso di un meccanico di 65 anni, residente a Venaria, querelato da Matteo Salvini, il leader della Lega ed ex Ministro dell'Interno, per un tweet del 2019 nel quale il noto politico veniva accostato all’ex terrorista Cesare Battisti.

E così scatta la querela, che getta nel panico il 65enne. E il motivo è presto detto: non ha mai avuto rapporti con il famoso politico. Nè dal vivo né tramite social. Ma soprattutto non ha mai scritto quel tweet perché non ha un account e non usa i social in genere perchè non sa usarli, come ha spiegato in tribunale a Ivrea il suo avvocato.

Si tratta quindi di un caso di pura omonimia. Già, perché la Polizia Postale, a cui aveva sporto denuncia Salvini, era arrivato al meccanico grazie all’Agenzia delle Entrate visto che non era stato possibile risalire al computer o al telefono cellulare da dove era stato inviato il tweet diffamatorio.

Da una successiva indagine, il vero autore sarebbe un giornalista campano. 

Una volta chiarita la vicenda, la procura di Ivrea, che stava indagando sul caso, ha subito chiesto l’archiviazione per il meccanico. Al momento, però, il legale del leader della Lega si è opposto all’archiviazione per un motivo molto semplice: vuole salire al vero autore del tweet. Solo a quel punto, per i difensori di Salvini, si potrebbe scagionare il povero meccanico venariese.

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