Due torinesi dovranno rispondere dell'accusa di "interruzione di pubblico servizio". Questo dopo che lo scorso 6 novembre 2020 avevano inseguito un'ambulanza della Croce Rossa di Rivoli fino all'abitazione di una persona che dovevano soccorrere, ovvero un 60enne residente nella frazione Savonera di Collegno, affetto da problemi di natura respiratoria.

Appena avevano visto quell'ambulanza sfrecciare in tangenziale, avevano deciso di seguirla: era il periodo in cui c'era la voce (una vera fake news, ndr) che le ambulanze facessero giri a vuoto solo per dare credito e risalto alla pandemia, visto che i pronto soccorso - sempre a detta dei tanti negazionisti di tutta Italia - erano vuoti.

Avendo il dubbio che fosse un falso intervento, ecco la decisione di pedinarla. Ma l'autista del mezzo di soccorso ha capito di essere seguito, chiedendo così supporto alla centrale operativa e ai carabinieri della compagnia di Rivoli.

Nel frattempo, però, i due avevano iniziato ad aggredire verbalmente il personale sanitario filmando e scattando foto con il cellulare in continuazione: "E' tutta una finzione: il covid è una finzione", hanno urlato tallonando il mezzo del 118 fino al raggiungimento della sua destinazione. Qui sono scesi dall'auto e con atteggiamento aggressivo, non hanno risparmiato insulti e minacce.

Appena arrivati davanti all'abitazione della persona da soccorrere, i militari hanno bloccato i due, identificandoli. 

I dirigenti torinesi del 118, una volta saputa la notizia, avevano dato mandato ai legali della Città della Salute - il servizio 118 dipende proprio da questa struttura sanitaria - di procedere con la denuncia. E ora si andrà quasi certamente a processo.