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Cronaca

Marchi contraffatti per spacciare il pellet per materiale di alta qualità: casi in tutto il Piemonte

Quattro denunciati dalla Finanza

Sono oltre 25 le tonnellate di pellet sequestrate nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Torino, in particolar modo dalla compagnia di Chivasso, nell'ambito di una inchiesta coordinata dalle procure di Ivrea e Biella e e che ha portato alla denuncia di quattro persone. Per loro l'accusa è di contraffazione. 

L'indagine è partita dalla vendita del pellet attraverso la piattaforma commerciale "Marketplace" di Facebook da parte di due imprenditori, operanti nella provincia di Torino e di Biella, spacciandolo per quello prodotto da una nota azienda di respiro internazionale, con tanto di marchio della ditta stessa.

Peccato che il contrassegno di qualità fosse falso e come quel pellet provenisse dalla Polonia e non dall'Austria. Per le Fiamme Gialle, l'intento dei due era piuttosto chiaro: far passare il prodotto come pregiato, vendendolo ad un prezzo superiore rispetto al reale valore della merce. Ovvero al prezzo che di solito viene venduto quello austriaco, perché ad alto potere calorifero.

Denunciati anche due intermediari, uno di Caselle (per altro già noto per truffe legate alla promessa di vendita di pellet che, sistematicamente, non avveniva nonostante avesse già intascato le somme pattuite con gli acquirenti, ndr) e uno di Biella.

Torino sequestro pellet contraffatto Gdf aprile 2021 1-2 

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