L'azienda chiude i battenti: dipendenti e collaboratori attendono ancora di essere pagati
Non hanno notizie da aprile
La ditta "Errebi" di Venaria, che ha sede nella zona industriale di corso Lombardia 21, è diventata un vero e proprio caso.
Perché da qualche settimana, nessuno riesce più a mettersi in contatto con i titolari, con la direzione, con i responsabili della società che si occupa di fornire servizi come promoter, merchandiser e hostess per convegni ed eventi.
Una ditta diventata pressoché fantasma, visto che i cancelli sono chiusi e dentro, pare, non ci sia più nulla. Eppure ci sarebbero ancora delle commesse da evadere, degli impegni da rispettare con i clienti. Ma anche promoter e hostess da pagare e che per il momento non hanno visto un centesimo. Giovani, donne, uomini che attendono la loro retribuzione. E i debiti verso di loro spaziano da poche centinaia di euro a qualche migliaio di euro di arretrati. A seconda di quanto lavoravano visto che, in media, la retribuzione si aggirava sui 6 euro lordi l'ora. Questo per promuovere prodotti nei supermercati, fare presenza a convegni e meeting, sistemare prodotti negli scaffali ed altre innumerevoli attività.
Senza contare i venti dipendenti che ora si trovano spiazzati, ancora incerti sul loro futuro e che non sanno cosa, almeno per ora, cosa fare. Alcuni dipendenti, che sono voluti rimanere anonimi vista la situazione di grave difficoltà, spiegano come sia arrivata loro una comunicazione "di cessato rapporto lavorativo per il 1 aprile. Adesso siamo a metà giugno e non abbiamo avuto più notizie. Non sapremo se otterremo gli stipendi arretrati e il trattamento di fine rapporto e neanche se potremo godere degli ammortizzatori sociali. Anche perché ai numeri di telefono che abbiamo, nessuno risponde. Come se si fossero volatilizzati, spariti".
Al momento ci sono voci contrastanti sul possibile fallimento della ditta. A oggi non ci sarebbe traccia, in tribunale a Ivrea, dei libri contabili e della procedura di fallimento. Ma sono aspetti a volte molto lunghi e complessi.
I lavoratori hanno persino dato vita ad un gruppo Facebook, denominato "Promoter e merchandiser Errebi Torino" per condividere i loro stati d'animo e capire come agire prossimamente. Non è esclusa anche una class action contro l'azienda.