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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Torino, tensione nelle carceri: gli agenti salvano due detenuti che si procurano ferite

Due gli interventi in 24 ore

Due detenuti sono stati soccorsi in 24 ore nelle carceri di Torino.  

Nella notte del 23 febbraio un detenuto, ristretto nel reparto sanitario del carcere minorile Ferrante Aporti di Torino, avrebbe tentato di togliersi la vita, prima distruggendo il lavandino del bagno e poi procurandosi profonde ferite sututto il corpo. Lo riferiscono i sindacati Osapp, Uil PP, FNS Cisl e FP CGIl PP. Il giovane è stato aiutato dal personale di Polizia penitenziaria e trasportato al pronto soccorso dove i medici gli hanno dovuto applicare diversi punti di sutura."È da moltissimo tempo che chiediamo all’amministrazione un diverso arredo degli spazi occupati dai detenuti, specialmente quello dei bagni e delle docce. I lavandini e i water son tutti in classica porcellana e sono pericolosissimi perché facilmente distruttibili e i cocci diventano delle armi affilate”, dicono i sindacati. “A gran voce chiediamo che l’amministrazione Centrale di Roma, approfittando dei lavori di ristrutturazione previsti dal PNRR anche in favore del minorile di Torino, sfrutti questa occasione per sostituire tutti i sanitari con altri fatti di un materiale diverso e che non sia sistematicamente demolito con un semplice calcio e/o pugno".

È caos, nelle ultime ore, anche nelle carceri alessandrine Don Soria e San Michele e in quello di Torino, come denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE per voce del Segretario regionale del Piemonte Vicente Santilli. L'episodio registrato nella Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino è avvenuto ieri. "Un detenuto ristretto al Padiglione A, dopo avere posto in essere un gesto di autolesionismo veniva condotto in infermeria per le cure del caso. Al ritorno in Sezione rifiutava di fare rientro nella propria cella e, in forte stato di agitazione, si rivolgeva nei confronti del poliziotto di servizio prima con frasi offensive e, subito dopo, afferrava uno sgabello lanciandolo contro l’agente. Un altro agente è prontamente intervenuto e solo dopo una estenuante opera di persuasione sono riusciti a calmare il detenuto. Uno dei due agenti, nel togliere lo sgabello dalle mani del ristretto, si procurava un taglio alla mano per il quale si è reso necessario portarlo al pronto soccorso dell'ospedale Maria Vittoria per le cure del caso, riferiscono dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.

Dove e come chiedere aiuto

Parlare di suicidio non è semplice. Se stai vivendo una situazione di emergenza puoi chiamare il 112. Se sei in pericolo o conosci qualcuno che lo sia puoi chiamare il Telefono Amico al numero 02 2327 2327 (servizio attivo tutti i giorni dalle 10 alle 24) oppure puoi metterti in contatto con loro attraverso la chat di Whatsapp al numero 345 036 1628 (servizio attivo tutti i giorni dalle 18 alle 21). Altrimenti puoi rivolgerti a Samaritans Onlus al numero 06 77208977 (costi da piani tariffari del tuo operatore), un servizio attivo tutti i giorni dalle 13 alle 22.

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