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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Giaveno

Un prestito di 3mila euro diventa di 7mila in un anno e mezzo: usuraio finisce in manette

Nei guai anche la convivente

I momenti di crisi economica, purtroppo, possono capitare a chiunque. E quando nell'agosto del 2016 è capitato a Mario (nome di fantasia, ndr), un uomo residente a Giaveno, ha iniziato a chiedere a chiunque anche piccole somme di denaro.

Finché non ha incontrato un 68enne di Valgioie e la sua convivente, che gli hanno prestato 3mila euro. Una cifra non esorbitante ma, se si è in difficoltà, diventa difficile poter restituire.

Soprattutto se quella cifra doveva essere restituita subito il mese successivo con l'aggiunta di 500 euro, quale "tasso di interesse". Con una "postilla": nel caso in cui non fosse riuscito a restituirli nei tempi prefissati, ogni mese di ritardo avrebbe fatto maturare un tasso di altri 500 euro mensili. 

E dall'agosto del 2016 al marzo del 2018, Mario aveva dovuto restituire 7.300 euro. Ma era solamente una parte dell'ammontare complessivo, viste tutte le "penali" cui era andato incontro. 

Una situazione non più sostenibile. Tant'è che Mario aveva deciso di denunciare tutto ai carabinieri di Giaveno, che avevano fatto così scattare una indagine, che nella mattinata di oggi, giovedì 11 luglio 2019, ha portato agli arresti domiciliari del 68enne mentre la sua convivente è stata invece sottoposta all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria presso la stazione dei carabinieri di Giaveno. 

Dalle indagini è però emerso come Mario non fosse l'unica vittima: in passato, infatti, un'altra donna è stata vessata dopo una grave crisi economica legata alla gestione di una attività commerciale.

La donna aveva invece chiesto 2mila euro in prestito. Ma, a causa dei ritardi nelle restituzioni, si era trovata a dover riconsegnare una somma complessiva pari a 5.400 euro in un arco temporale compreso tra l’agosto e il dicembre 2018.

La convivente del pensionato è finita nei guai dopo una serie di perquisizioni effettuate durante l'attività investigativa: in casa sono state trovate agende ed appunti verosimilmente relative alla contabilità dei crediti usurari di cui si occupava proprio lei.

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