Le telecamere immortalano l'auto usata per la rapina: l'autore chiama la polizia per confessare tutto
Ed evitare l'arresto sotto gli occhi della madre
Due rapine nell'arco di due mesi nella stessa farmacia, quella di piazza Pitagora.
Una a maggio. Una lo scorso 14 luglio 2020. Tutte e due con identico modus operandi: un uomo che entra, minaccia la farmacista con un cacciavite, la spinge e si impossessa di qualche centinaio d'euro presente nel registratore di cassa.
Dopo la seconda denuncia da parte della farmacista, gli agenti del commissariato Mirafiori avevano dato avvio alle indagini di rito, soffermandosi su un particolare: l'auto con la quale il rapinatore era arrivato in zona, intestata alla madre, e immortalata dai sistemi di videosorveglianza.
E quando ormai più di un dettaglio portava a quel 36enne italiano - già noto per reati contro il patrimonio e contro la persona - ecco la sorpresa: lo stesso rapinatore ha chiamato la polizia tramite il suo legale, per evitare l'arresto davanti alla madre.
E così, il 15 luglio 2020, l'uomo si è presentato al commissariato Barriera Nizza e lo hanno fermato quale responsabile delle due rapine.