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Cronaca Barriera di Milano

Torino, foto e video porno con minori, prostituzione, abusi sessuali: in manette il "Pedofilo di Barriera"

Dopo due anni di indagini

Molestava i ragazzini che frequentavano il giardino vicino alla sua abitazione, offrendo loro ricariche telefoniche, pacchetti di sigarette e altri piccoli regali in cambio di favori sessuali.

Dopo quasi due anni di indagini, coordinate dal pm Giulia Rizzo e su ordine del gip Stefano Sala, un 62enne di Barriera di Milano è stato arrestato dagli agenti del Reparto di Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale.

Le accuse spaziano abuso su minori, violenza sessuale, produzione di materiale pedopornografico, prostituzione minorile, adescamento di minori, pornografia minorile, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Tutto ha inizio nell'ottobre del 2018, quando giunge la segnalazione di un cittadino che aveva raccontato di essere stato contattato al citofono di casa da un ragazzino che gli aveva chiesto chi fosse "il pedofilo con la testa pelata che abita al piano di sotto". Quel cittadino, insospettito, porge un'altra domanda al ragazzino: "Perchè chiedi questo?". E lui risponde così: "perché mi ha molestato". 

Quel ragazzino, che all'epoca aveva 14 anni, inizia a confidarsi. Spiegando come non fosse la prima volta che quell'uomo lo contattasse per chiedergli di andare a comprare le sigarette in cambio di 10 euro. Qualche giorno prima lo stesso uomo lo aveva anche ‘accarezzato e toccato nelle parti intime’ e lui aveva reagito ‘allontanandolo con uno spintone’.

Torino Arresto pedofilo Barriera Milano nov 2020

Il ragazzo ha poi raccontato alle forze dell'ordine che un episodio analogo si era verificato un anno prima e aveva avuto come protagonista sempre lo stesso uomo.

Il giovane ha inoltre riferito che, tra i ragazzi del parco del quartiere, quell'uomo che deambulava avvalendosi di una carrozzina era conosciuto, così come era anche risaputo che aveva una certa ‘predilezione’ per i soggetti più giovani nei cui confronti aveva già assunto atteggiamenti simili, inducendoli a recarsi nella sua abitazione.

Di qui l'avvio dell'indagine, con intercettazioni telefoniche e ambientali, appostamenti, pedinamenti, assunzione di testimonianze, perquisizioni, nonché sequestri di materiale informatico.

E nel materiale informatico in possesso all'uomo sono emersi 3.200 fra video e immagini di ragazzi nudi intenti a praticare atti sessuali e di autoerotismo. 

Il 62enne prediligeva i ragazzini con il fisico scolpito ma provenienti da famiglie disagiate. Questo perchè più facilmente corruttibili.

Durante l'attività investigativa è emerso come gli piacesse passare il tempo a chattare con minori, anche di 14 anni. Chat dove si fingeva ragazzino e scambiava foto nude e molto altro. E invitandoli a spogliarsi, a farsi foto, video e a voler andare a casa sua per fare sesso. 

La tecnica di adescamento era sempre la stessa: una volta stabilito il contatto, l'uomo ricorreva alla lusinga e all’inganno per perseguire le proprie finalità erotiche e, in cambio di pochi euro, otteneva foto e video ‘particolari’.

E per arrotondare la pensione di invalidità, come denunciano le immagini immortalate dalle telecamere posizionate in prossimità dell'uscio di casa, il 62enne ospitava persone in casa per l'attività di prostituzione di cinque giovani - ragazzi e ragazze - di cui due minori. Dopo ogni incontro sessuale, l'orco pretendeva una percentuale: da 5 a 40 euro, a seconda delle volte. 

Attività di prostituzione che lui pubblicizzava tramite siti appositi, con annunci da lui creati tramite il suo cellulare: a volte era lui stesso a fungere da intermediario nella contrattazione del costo della prestazione sessuale.  

Ora il 62enne si trova in isolamento in cacere: rischia fino a 12 anni di reclusione. 

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