Rapina aggravata e detenzione e porto illegale di arma comune da sparo. Sono queste le accuse per i due rapinatori dell'ufficio postale di via Bligny 8 a Torino, avvenuta nella mattinata di lunedì 9 agosto 2021. 

I due sono entrati in azione dopo aver raggiunto l'ufficio postale a bordo di uno scooter - di proprietà di uno dei due - ma con targa differente: era stata applicata quella di un altro mezzo e della quale era stato denunciato lo smarrimento dal legittimo proprietario.

Poi, armati di pistola semiautomatica e con il viso coperto da due caschi integrali, i due rapinatori di 60 e 53 anni hanno minacciato i dipendenti e si sono fatti aprire le casse, razziando circa 4.200 euro, dandosi poi alla fuga. Sempre a bordo dello scooter.

La loro fuga è durata fino in corso San Maurizio, dove sono stati intercettati dagli agenti della Squadra Mobile, nonostante abbiano provato a scappare, dividendosi.

Uno dei due veniva trovato in possesso del bottino mentre il secondo dell’arma utilizzata per compiere la rapina, una Glock 9x21, risultata rubata durante un furto in un appartamento in provincia di Varese, nel 2018. 

Nel sottosella del motociclo, i poliziotti hanno trovato delle fascette in plastica da elettricista. Gli inquirenti ipotizzano come siano state portate per eventualmente immobilizzare dipendenti o clienti dell'ufficio postale, nel caso in cui il piano non fosse andato nel migliore dei modi.

I due ora si trovano in carcere a Torino. L'indagine della Squadra Mobile è ancora in corso: i poliziotti stanno verificando se i due abbiano già agito in precedenza con lo stesso modus operandi. In particolar modo nei mesi scorsi nell'area metropolitana di Torino.