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Cronaca Borgaro Torinese / Via Lanzo

Follia a Borgaro. "Negra di merda scendi dall'auto": donna picchiata e insultata

Per essere rimasta troppo ferma allo stop

E' bastato partire con qualche istante di ritardo ad uno stop per far scatenare un quarto d'ora di ordinaria follia. Perché l'unica colpa di Rosangela, 33 anni, borgarese di origini brasiliane, è stata quella: attardarsi nel ripartire con la sua auto.

Dietro di lei, un altro automobilista, di 20 anni, anche lui di Borgaro, che ha iniziato a suonare con il clacson.

E di qui è iniziato il solito litigio tra automobilisti. Uno dei tanti a cui si assiste. Prima a parole, con il giovane che ha apostrofato la donna “negra di merda”, per via del colore della pelle. Poi con i fatti, visto che sono volati spintoni. Con i due conducenti e una terza persona, passeggera nell’auto del giovane, che sono dovuti ricorrere alle cure mediche ospedaliere, dando poi vita a querele di parte per lesioni e minacce. 

Dopo i ripetuti colpi di clacson da parte del suo aggressore, la 33enne si è sporta dal finestrino per far capire all'uomo come fosse inutile suonare.

"Ma lui, di tutta risposta ha iniziato a chiamarmi negra di merda", racconta la donna, che ha poi sporto denuncia ai carabinieri della stazione di Caselle. Dopo il pugno, la donna lo ha spinto a terra, provando a difendersi: ma gli occhiali, alla fine, si sono rotti. E nella colluttazione, sia il giovane sia l’amica che era con lui hanno subìto lesioni. 

Venerdì 9 ottobre 2020, in via Lanzo, sono così arrivati i carabinieri del radiomobile di Venaria, che hanno dovuto faticare non poco prima di placare gli animi fra i tre attori protagonisti di questa vicenda.  

Alcuni testimoni presenti nel bar hanno visto tutta la scena: sono già stati sentiti dai militari. Tutti e tre i feriti sono stati giudicati guaribili con prognosi ben inferiori ai dieci giorni. Ora tutti gli atti sono stati inviati al giudice di pace del tribunale di Ivrea che ora proverà a far riconciliare le parti.

Sabato mattina, il sindaco di Borgaro, Claudio Gambino, ha incontrato la donna: "Era ancora molto scossa. Per fortuna non ci sono state conseguenze serie, vista la prognosi. In quei minuti che siamo stati assieme, mi ha raccontato tutta la vicenda, i pugni e i gravi insulti ricevuti. L'ho invitata ad andare avanti nella denuncia e siamo pronti a darle il supporto psicologico di cui ha bisogno. Quello che ha fatto quell'uomo non può andare a ledere tutta la nostra comunità". 

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