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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Don Bosco, la Sindone e il Papa: la fede nei prossimi eventi che cambieranno Torino

Il 2014-2015 saranno probabilmente delle date importanti per il rilancio di Torino nel mondo. Il bicentenario di don Bosco, una possibile ostensione e la visita del Papa renderanno questi anni unici per la città

Se il 2006 è stato, per Torino, uno degli anni più importanti per lo stimolo ad una nuova rinascita della metropoli sabauda, il 2015 potrebbe non essere da meno. Ma, se nel primo caso si trattava di una rinascita “laica”, nel secondo lo slancio potrebbe arrivare dalla Chiesa.

Il 2015 sarà l’anno dell’Expo: un evento milanese che avrà per Torino profonde ricadute, come ha più volte sottolineato il presidente della Regione Roberto Cota. Torino, d’altronde, è tra le grandi metropoli italiane la più vicina a Milano, ed è legata dalla città meneghina da profondi legami in tema specialmente di industria e di trasporti. Ma il 2015 sarà anche il bicentenario della nascita di don Bosco, il santo sociale che ha più profondamente segnato la storia della nostra città in un momento – l’Ottocento – in cui Torino stava espandendosi a macchia d’olio e le industrie nascevano come funghi. La festa per il bicentenario del santo sarà senza dubbio un evento storico per la città, e potrebbe avere un secondo, grande motivo di slancio: perché da tempo si parla di una possibile Ostensione per il 2015. Se ne parla da molto, e solo casualmente si verificherà la sovrapposizione con l’Expo: l’Ostensione è infatti un evento religioso, e non turistico.

Ma anche Papa Francesco potrebbe rendere questo anno molto speciale. Perché il Pontefice ha sempre espresso la sua volontà di tornare nella terra dei suoi avi, anche se fino ad oggi non è stato possibile organizzare il viaggio. Le ipotesi sono due, per ora: una visita alla Fiera del Libro, dove il paese ospite, nel 2014, sarà proprio il Vaticano, e una nel 2015 per il bicentenario della morte di san Giovanni Bosco. Per il 2014 c’è inoltre una seconda ipotesi: un incontro con i contadini di tutto il mondo per Terra Madre, a ottobre dell’anno prossimo. Insomma, le ipotesi non mancano: resta certo che il 2014 e soprattutto il 2015, per Torino, potrebbero essere due anni di grandissima importanza per il rilancio della città nel mondo, e per la sua rinascita anche spirituale.

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