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Chocolate7 a Torino. Il negozio di cioccolato più fornito d’Italia

Il cioccolato di qualità prevede pochissimi ingredienti e una lavorazione attenta su tutta la filiera. E si può usare anche per la cacio e pepe. Giovanni Benedetto ci racconta la sua bottega con migliaia di tavolette

Dove comprare ottimo cioccolato a Torino? Per esplorare le infinite sfumature di questo prodotto così amato — ma forse non conosciuto a dovere — vi consigliamo di fare una visita a Chocolate7, la bottega con il più vasto assortimento di tavolette in Italia. Vi raccontiamo cosa potreste trovarci e come mai il proprietario Giovanni Benedetto la chiama “cioccoteca”.

Chocolate7, praline e ganaches di Hasnaa

Il cioccolato a Torino 

Torino è l’unica città italiana in cui c’è una vera cultura del cioccolato”, racconta Benedetto, e l’amore dei suoi abitanti ha radici antiche. A partire dal 1560, quando Emanuele Filiberto di Savoia decise di festeggiare il trasferimento della capitale ducale da Chambéry facendo servire al popolo una tazza di cioccolata calda. Un prodotto arrivato dalle Americhe e consumato esclusivamente liquido, fino ad allora sconosciuto nel nostro paese. Nel Settecento nacque qui il Bicerin, una bevanda calda a base di caffè, cacao e crema di latte. All’inizio del XIX secolo, poi, impastando cacao, vaniglia, acqua e zucchero, un cioccolatiere torinese riuscì per primo a trasformare la cioccolata da bevanda in praline solide. “Ovviamente questa è anche la città del gianduia, a base di cacao e nocciola delle Langhe — la “Tonda Gentile” — lavorato anche in versione gianduiotto e cremino. Immancabile in tutti i bar e caffè”.

La tavoletta Rózsavölgyi – Uganda 80% Dark di Chocolate7

La storia di Chocolate7

La passione di Giovanni Benedetto per il cioccolato è nata dal primo assaggio, da ragazzo, di una tavoletta di fondente prodotta con cacao venezuelano Chuao, dall’aroma di prugna e frutti di bosco. “Quel cioccolato meraviglioso mi ha emozionato e sono andato alla ricerca di altro. Di tavoletta in tavoletta, sono diventato prima assaggiatore di cioccolato — un po’ come il sommelier per il vino — poi consulente per i migliori produttori di cioccolato bean to bar (ovvero che si occupano della lavorazione dalle fave alle tavolette) del mondo”. La volontà di condividere le sue scoperte l’ha portato a creare guide pensate per i social e poi, nel 2016, il blog Creminogianduia. Infine, tre anni dopo, ha aperto il negozio che oggi è un punto di riferimento internazionale. “Chocolate7 è la mia selezione del cioccolato ‘da emozione’. Mi interessa comunicare che ne esistono due tipologie. Quello prodotto con cacao non pregiato e quello prodotto con una materia prima di alta qualità. Il secondo non è solo destinato ai golosi, ma anche ai veri gourmet, al pari di una buona bottiglia di vino o di un ottimo formaggio”. Così si spiega perché parliamo di una cioccoteca, ossia dell’equivalente dell’enoteca per il cioccolato di qualità.

Chocolate7, il negozio

I prodotti di Chocolate7 a Torino

Un assortimento di migliaia di tavolette, “Ne ho vendute più di 1.600 tipologie, per non parlare di altre centinaia di prodotti tra praline, cioccolatini e creme spalmabili”, selezionati esclusivamente previo assaggio di campioni inviati dai produttori, scoperti a rassegne internazionali come il Salon Du Chocolat di Parigi oppure consigliati da amici intenditori. Oltre che visitando personalmente i laboratori in giro per il mondo. Ma come si riconosce un cioccolato di alta qualità? Benedetto spiega che “deve avere tre caratteristiche: essere prodotto con cacao aromatico — ovvero le varietà in cui si distinguono gusti e profumi di pregio — come Criollo, Trinitario e Forastero aromatico — essere processati in piccoli lotti da produttori che calibrano le fasi di produzione sulle caratteristiche della materia prima e, infine, è fondamentale leggere la lista degli ingredienti. Oltre a cacao fine e zucchero, qualsiasi altra cosa è superflua”.

Una tavoletta di Cacao Experience, cioccolato bianco e tè matcha, da Chocolate7 (dettaglio)

Ognuna delle tavolette di Chocolate7 spunta naturalmente tutte e tre le caselle, ma tra le delizie passate per gli scaffali — che il proprietario chiama “il muro delle emozioni” — ce n’è stata una piuttosto speciale: “Una tavoletta di Toak, un produttore dellEcuador che può arrivare anche a 500€ per un pezzo da 50 g. Il cacao proviene da piantagioni di epoca precolombiana e il cioccolato si affina per anni in botti di whisky, con essenze aromatiche come il palo santo. La confezione, poi, è una scatola di legno scolpita a mano. Un vero gioiellino”.

Una tavoletta di Chocolate7, Encuentro, Bolivia emmoni 85%

Come si abbina il cioccolato? I consigli dell’esperto

Tavolette e praline non sono solo destinate all’assaggio o alla degustazione in purezza, che certo rimane il modo migliore per assaporarne le sfaccettature. Ma, come spiega Benedetto, “il cioccolato da cacao aromatico ha un bouquet complesso, che può abbinarsi pressoché a tutto. Confetture, formaggi, distillati, vino, birra, carne, pesce e addirittura sigari. Non a caso il mio negozio è frequentatissimo da chef stellati e pasticceri che vengono per fare un po’ di assaggi e prendere ispirazione”. Gli accostamenti più insoliti ma ben riusciti? Secondo Benedetto quelli con capesante, melanzane, tartufo e uova. Giura di aver assaggiato il cioccolato anche nella cacio e pepe e di non esserne stato affatto deluso. Provare per credere.

Chocolate7
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