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Dopo aver girato l’Asia apre a Torino un posto (anzi due) dedicato ai ravioli con uno chef di Taiwan

Tuttofabrodo è nato a Torino dall’attività imprenditoriale di Elisa Neri che ha scommesso su un formato che unisce la precisione all’idea di replicabilità. Dopo i buoni successi della prima apertura ecco la seconda sede

Gli anni 2000 saranno ricordati per aver formato una nuova generazione di cuochi e ristoratori cosmopoliti, attenti, curiosi e girovaghi. Tra di loro includiamo anche Elisa Neri, classe 1991, piemontese nonché imprenditrice e proprietaria di Tuttofabrodo a Torino, locale incentrato sui ravioli. Dopo la prima laurea in Dietistica, prosegue gli studi all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, dove si formano tanti appassionati di enogastronomia. Da lì comincia a lavorare nel mondo del marketing legato al cibo, prima di avvicinarsi all’idea di aprire un suo locale, cosa che accade effettivamente nel 2021 quando arriva Tuttofabrodo a Torino, in zona San Salvario.

Noodles in brodo da Tuttofabrodo

Dai viaggi in Asia a un locale asiatico a Torino

Il passaggio dal marketing alla cucina asiatica è sancito da numerosi viaggi, compiuti tra Giappone, Cina e Sud-Est Asiatico, dove Neri ha la possibilità non solo di osservare le sfumature di gusto dell’immenso patrimonio di ricette di questa parte di mondo, ma di rimanere quasi folgorata dalla manualità tecnica con cui vengono realizzati i ravioli, simbolo di diversi paesi dell’Asia, che apprende grazie a un corso di cucina a Shanghai. Ma non basterà tornare in Italia con l’idea di fare ravioli orientali in terra sabauda, servirà proprio la competenza artigiana per realizzare quel prodotto in modo fedele, in poche parole serviranno dei cuochi esperti. Tramite un annuncio su Linkedin, riesce a mettersi in contatto con tre cuochi, che lavorano per la catena taiwanese Din Tai Fung e sono disposti a seguirla in Italia. In particolare la cucina viene affidata alle mani dell’esperto Marlon Bundoc, che guiderà l’insegna in qualità di chef il locale. Da lì apre Tuttofabrodo.

Chef Marlon Bondoc di Tuttofabrodo

Ravioli asiatici fatti con ingredienti italiani

La carta del ristorante si concentra proprio sui ravioli, a cui si aggiungono anche ramen e noodles (oltre ai dolci della casa). Dumpling, Gua Bao, Xia Long Bao e Shao Mai (tra i 6 e i 14€), sono realizzati tutti rigorosamente a mano con diverse farciture. La matematica e la precisione piacciono in casa, ed ecco che gli Xiao Long Bao, piatto di punta dell’offerta, sono realizzati esattamente con ventuno grammi di pasta e diciannove pieghe spaccate, cotti per 4 minuti nei cestini di vimini, non uno di più, non uno di meno. Gli ingredienti che compongono le preparazioni poi, provengono tutti dal panorama italiano, anzi dell’area piemontese, anche se le ricette rimangono fedeli alle terre d’origine, niente cucina fusion italo-asiatica (tranne per qualche ricetta speciale, per esempio il raviolo con la salsiccia di Bra). “Io stessa ho imparato a fare i ravioli” racconta Elisa a CiboToday “perché devo saper fare tutto nel mio locale. Ma è stato difficilissimo”.

La cottura dei ravioli da Tuttofabrodo

Il format replicabile dei ravioli asiatici a Torino

A marzo 2024 il progetto viene replicato con una nuova apertura, segno del buon risultato conseguito con il primo locale. Anzi, nelle intenzioni della sua creatrice, Tuttofabrodo ha avuto subito una vocazione a moltiplicarsi. Il mio sogno è sempre stato quello di creare un format unico e riconoscibile, da replicare in più punti della città. Un luogo d’incontro, dove non esistono divergenze culturali o gastronomiche, ma solo spunti che arricchiscono, da gustare e da approfondire” ha dichiarato Neri. La progettazione del nuovo locale è stata affidata a Velvet, studio di architettura, interior design e product design fondato a Torino nel 2012 dall’architetto Gianluca Bocchetta, che ha lavorato su uno spazio di 200 metri quadrati, con 80 coperti interni e 24 esterni. Punto focale dell’esperienza è il bancone, con 14 coperti, che affaccia direttamente sulla cucina a vista.

Nuovi baozi nella proposta

Bancone per mangiare i ravioli, cucina a vista e noodles taiwanesi

Il nuovo locale si trova a Via Maria Vittoria 41 (vicino a Piazza Vittorio Veneto) e tiene saldamente in testa tutte le caratteristiche del primo Tuttofabrodo, dove il nome è in realtà una piccola contraddizione: “non è vero che tutto fa brodo” si legge nel menu, “il nome è un po’ una provocazione, oltre al fatto che si ricorda facilmente. Nei nostri prodotti molto si basano proprio sul brodo. Abbiamo voluto usare un gioco di parole italiano per ricordare che in realtà dietro le cose semplici, c’è un lavoro enorme” ci spiega Neri. Il nuovo menu viene ampliato portando anche un cavallo di battaglia della cucina taiwanese, omaggio allo chef e a parte della squadra, gli Spicy Taiwan Niu Rou Mian, dei noodles in brodo speziati, a cui si aggiungono anche i Baozi. Alle pareti troveremo anche le opere dell’artista cinese Yang Yang che ha realizzato alcuni quadri proprio per questo locale. Giorno di apertura? 23 marzo, e la festa d’inaugurazione sarà il 22.

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