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Venerdì, 29 Marzo 2024
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'Via dalla città': la Regione Piemonte paga chi sceglie di vivere tra le sue montagne

Per chi cerca una nuova vita

Bardonecchia, Bobbio Pellice, Cesana Torinese, Ceres, Coazze, Exilles, Fenestrelle, Pragelato, Prali, Sauze d'Oulx, Sestriere, Torre Pellice, Usseglio, Viù. Sono alcuni dei comuni montani torinesi presenti all’interno dell’elenco dei 465 comuni con meno di 5 mila abitanti che fanno parte della nuova campagna nazionale della Regione Piemonte.

I requisiti

La campagna nazionale 'Via dalla città' lanciata dalla Regione Piemonte offre incentivi a chi sceglie di trasferirsi da una città italiana in uno dei piccoli comuni di montagna incastonati tra le Alpi piemontesi. L’iniziativa punta a “sostenere la rivitalizzazione e il ripopolamento delle aree montane, anche a seguito dei bisogni sociali crescenti causati dall’attuale emergenza sanitaria.”

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Chi risiede in un centro urbano in Italia e intende acquistare o recuperare un immobile in un comune montano del Piemonte con meno di 5.000 abitanti, da rendere prima casa trasferendovi la propria residenza, potrà aderire ad un bando della Regione Piemonte che offre contributi da 10 a 40 mila euro. Il bando stanzia complessivamente 10 milioni di euro.

Possono presentare la domanda i nati a partire dal 1955 e, per fare in modo che al bando aderiscano soprattutto i giovani, i nati dopo il 1980 riceveranno un punteggio più alto. Punteggio premiante anche per gli interventi effettuati in un Comune ad alta marginalità, l’attività lavorativa esercitata in un paese montano oppure in smart-working almeno al 50% nell’abitazione per la quale si chiede il finanziamento, un Isee uguale o inferiore a 20.000 euro, almeno un figlio di età uguale o inferiore a 10 anni che avrà residenza e dimora abituale nell’immobile acquistato. Punti in più anche per recuperi realizzati con soluzioni architettoniche e paesaggistiche previste dalla Regione Piemonte e per l’utilizzo dei materiali tipici del paesaggio alpino piemontese, ma anche se l’incarico dei lavori viene dato ad imprese con sede legale in un Comune montano piemontese.

Per beneficiare dei contributi occorre essere titolari del diritto di proprietà, oppure impegnarsi ad acquisire un diritto di proprietà, di un’unità immobiliare ad uso residenziale censita catastalmente nel territorio dei 465 Comuni interessati e trasferirvi la propria residenza e dimora abituale per dieci  anni. In caso di contributo relativo all’acquisto, l’atto di compravendita dovrà essere stipulato entro 6 mesi dalla data di approvazione della graduatoria, mentre i lavori di recupero del patrimonio esistente dovranno essere ultimati entro 18 mesi. La rendicontazione dovrà essere trasmessa, invece, entro 3 mesi dalla conclusione dei lavori di recupero, ovvero dalla stipula dell’atto di compravendita.

“La montagna non va vista come una riserva inaccessibile, ma come un grande propulsore di economia, natura, enogastronomia, turismo e di tutto ciò che di meraviglioso ha da offrire - sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Penso che, dopo due anni di pandemia, questa idea dell’aria fresca, dell’aria pulita, della possibilità per chi lo desidera di vivere a contatto con la natura siano valori su cui investire per il nostro futuro e per quello delle nostre straordinarie montagne”.

“Una promessa mantenuta e l’offerta di una scelta di vita nuova - dichiara Fabio Carosso, vicepresidente e assessore alla Montagna della Regione Piemonte -. Conosco le nostre montagne: abbiamo comprensori sciistici di fama mondiale accanto a valli e borghi da riscoprire che pagano lo spopolamento. Durante i primi mesi del mio mandato ho visitato molte delle Unioni montane, incontrato i sindaci di piccoli Comuni e subito ho chiesto al settore Montagna di lavorare alla realizzazione di un’iniziativa che potesse aiutare i giovani a scegliere la montagna per viverci”.

A questo indirizzo potete trovare l'elenco completo dei 465 comuni montani torinesi e piemontesi (48 in provincia di Alessandria, 12 in provincia di Asti, 48 in provincia di Biella, 132 in provincia di Cuneo, 3 in provincia di Novara, 132 in provincia di Torino, 66 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 in provincia di Vercelli) con meno di 5 mila abitanti che fanno parte della campagna.

Il bando verrà pubblicato il 1° settembre a questo indirizzo e all’inizio di novembre verrà aperta la piattaforma per le domande. Per presentarle ci sarà tempo fino a fine di dicembre 2021.

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