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Venerdì, 19 Aprile 2024
MERCATO IMMOBILIARE

Affitti, i torinesi pagano in ritardo: la classifica dei più morosi d’Italia

L'analisi di Zappyrent

A Torino il rapporto tra locatore e locatario non è affatto idilliaco e deve migliorare. Lo evidenzia anche l'ultima analisi di Zappyrent, la startup tecnologica italiana che punta a semplificare e migliorare il mercato degli affitti grazie a una gestione digitale delle locazioni e uno speciale programma di “protezione” degli affittuari, che garantisce il pagamento degli affitti direttamente da parte della piattaforma anche in caso di ritardi o morosità.

Più di 1 inquilino su 3, a livello nazionale,nei casi limite, infatti paga l’affitto in ritardo o peggio ancora è moroso.

Analizzando il database di 20.000 appartamenti e 100.000 iscritti alla piattaforma, tra locatari e locatori, in 6 diverse città italiane (Roma, Milano, Torino, Firenze, Bologna e Catania dove è in fase di lancio) ha monitorato la situazione riguardante il pagamento dell'affitto e delle morosità.

Stilando la classifica è emerso che Roma è la città che si aggiudica la maglia nera. Nella capitale il 35% paga sistematicamente in ritardo e addirittura il 20% è moroso, ovvero non paga la quota di canone entro venti giorni dalla data di scadenza.

A Torino, però, le cose non vanno molto meglio. Il 12% degli affittuari paga il canone in ritardo. Meglio, invece, in città a vocazione più professionale e/o turistica come Milano, che registra il 6% di ritardatari e 3% morosi, e Firenze, dove i ritardatari sono il 3%. L'affittuario ha un'età media di 30 anni con una quota di stranieri del 30%.

Osservatorio affitti: la classifica dei ritardi nei pagamenti

Per fare un ulteriore confronto a Roma l’inquilino tipo oggi è principalmente uno studente o giovane lavoratore sui 30 anni che spesso sente l’esigenza semplicemente di uscire dal nucleo familiare, così come proveniente dall’estero. La Città Eterna, infatti, con il 45% ha la quota di locatari stranieri più alta tra le città monitorate da ZappyRent.

A Firenze, invece, c’è un tipo di affitto che, contrariamente alle aspettative, non ha subito eccessivi contraccolpi mantenendo il livello pre-pandemia, ed è quello degli stranieri: il 36% degli affittuari del capoluogo toscano, infatti, sono giovani di 28 anni in media, provenienti da tutto il mondo.

Infine a Milano, che pur rimanendo una destinazione ambitissima e letteralmente un crocevia di percorsi professionali, è stata impattata dalla pandemia soprattutto nel numero di mesi di permanenza: studenti (35%), professionisti (40%) e manager (25%) mantengono sostanzialmente invariate le rispettive quote di mercato, ma riducono a 11 mesi la durata del proprio affitto. Consistente la quota di locatari stranieri che si attesta al 43%.

"Con Zappyrent - spiega il Ceo e cofounder Lino Leonardi - abbiamo risposto ai cambiamenti imposti dalla pandemia aiutando i proprietari in due modi: il primo, lanciando per primi in Italia la copertura garantita sugli affitti degli appartamenti in piattaforma, pagando noi il canone al posto degli inquilini morosi; il secondo, fornendo supporto ai proprietari per ottimizzare il processo di ricerca di inquilino analizzandone il merito creditizio, e sulla riduzione dei tempi di affitto intervenendo sulla costruzione dell’annuncio, attraverso foto professionali e un tour virtuale, sulle visite (che facciamo anche online) e sul fare incontrare le aspettative del proprietario e dell'inquilino che cerca l'appartamento".

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