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Natale, bonsai: un piccolo regalo, ma di grande effetto

Tra i doni più apprezzati

"Un bonsai non può mai considerarsi finito. In Giappone spesso i nipoti portano avanti i lavori iniziati dai nonni, tra l’armonia e la convinzione di una vita infinita". (Gianni Chiara).

Un classico intramontabile, regalare un bonsai riesce sempre a sorprendere che sia per il compleanno o per Natale

Ma perchè questo dono è così apprezzato?  Sicuramente per il suo valore simbolico. Il bonsai, infatti, simboleggia la vita e la grandezza della natura che ci circonda: per questo regalarlo a qualcuno equivale a fargli capire quanto gli vogliamo bene.

Per imparare a coltivarlo bisogna seguire poche regole ma molto precise. Se seguirete quelle riportate qui di seguito diventerete dei veri esperti.

Bonsai: come si coltiva

Le varietà di bonsai sono tante e anche le dimensioni: per iniziare a coltivarlo bisogna procedere per gradi e si possono seguire due strade. Possiamo decidere di piantare i semi e quindi veder sbocciare la pianta giorno dopo giorno, oppure acquistarlo direttamente da esperti.

In ogni caso vanno ricordare due regole d’oro:

  • se ci affidiamo ai semi il periodo ottimale per piantarli è la primavera;
  • se siamo alle prime armi dobbiamo scegliere una varietà semplice e che richiede poche potature per evitare errori e non lasciarci scoraggiare.

Quale terriccio scegliere

Tutto parte dal terriccio, la linfa vitale delle piante da cui prendono nutrimento e il bonsai non è da meno, è importante scegliere un terriccio che abbia:

  • una buona ritenzione idrica per trattenere l’acqua necessaria;
  • un adeguato drenaggio per eliminare l’acqua in eccesso;
  • una giusta areazione che assicuri ossigeno alle radici e mantenga i batteri buoni.

Quando innaffiare il bonsai

Se per noi l’acqua è importante per il bonsai lo è ancora di più, perché la giusta umidità può far sopravvivere più a lungo l’alberello. Nel momento in cui ci accorgiamo che il terriccio è asciutto al tatto e alla vista, è arrivato il momento di dargli la sua dose d’acqua, facendo attenzione ad eliminare qualsiasi ristagno nel sottovaso.

Il terriccio deve essere fertilizzato e concimato con prodotti naturali e di qualità.

Dove posizionare il bonsai

Il terriccio e l’innaffiatura non sono gli unici “ingredienti” per avere un bonsai sano e che duri nel tempo, anche la posizione ha un ruolo centrale. Deve essere collocato in una zona luminosa, senza sbalzi di temperature e una umidità non eccessiva.

La posizione del bonsai, però, non deve essere sempre la stessa durante tutto l’anno, varia in base alle stagioni. In primavera ed estate, la pianta può rimanere all’aperto. Quando invece fa freddo, meglio metterla in un luogo riparato soprattutto se è una varietà delicata.

Come potare il bonsai

I bonsai hanno un aspetto caratteristico, ordinato e ben curato e questo è merito della potatura che aiuta anche a contenere le dimensioni. Per avere un successo assicurato, il nostro compito è quello di eliminare i rami e le foglie secche. Quelli “giovani”, invece, non devono essere potati perché sono proprio loro che generano nuovi fiori o frutti.

Oltre ai rami anche le radici possono essere tagliate e il momento migliore è quello del travaso.

Come travasare il bonsai

Veder crescere il bonsai è un piacere per la vista e l’umore, ma più è giovane e più ha bisogno di attenzioni e il travaso è una delle fasi più importanti. Inizialmente, bisogna ripetere questa operazione ogni 12- 24 mesi, mentre per gli alberelli che hanno superato i sei anni possiamo evitare di cambiare il vaso.

La primavera è il periodo giusto per il rinvaso, perché in questa stagione le radici possono essere potate senza compromettere la salute della pianta.

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