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Giovedì, 25 Aprile 2024
Profili di viaggio

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A cura di Emanuela Galleano

Il cuore rapito di Friedrich Nietzsche

Il filosofo tedesco che a Torino ha scoperto la vera passione e la vera follia

Friedrich Nietzsche soggiornò a Torino tra il 1888 ed il 1889

Prima di smarrirsi negli abissi della propria mente, il filosofo ebbe modo di stabilire un legame  profondo con la città che lo aveva affascinato sin dal primo istante. Nell'autunno del 1888 scrive : “... Conoscete Torino? Ecco una città secondo il mio cuore. Anzi la sola. Tranquilla, quasi solenne...Vi è una gran quantità di “trattorie” molto frequentate, dove i prezzi sono addirittura modesti; infatti, grazie ai numerosi istituti superiori, all'Università, ai molti militari, vi è a Torino una gran quantità di giovani scapoli – e anche di scapoli un po' meno giovani -tutta gente che vuole mangiare bene e spendere poco.

Nei primi e più lussuosi caffè si usa ogni riguardo ai clienti in un modo straordinario. Al Caffè Nazionale, per esempio- che ricorda Montecarlo per le sale rilucenti e la sera è sempre affollatissimo- una piccola graziosa orchestra dà seralmente un concerto di dodici numeri, senza che le consumazioni vengano aumentate di un centesimo. Anche i prezzi del teatro sono bassissimi, e mi ha colpito la passione per il teatro che v'è qui: tutti i teatri, meno il Teatro Regio, in piena attività. Al Carignano la Carmen, all' Alfieri una compagnia di commedie francesi con attori di prim'ordine, poi altre compagnie di operette, etc. Torino impressiona perchè ci si sente fluire la vita: non deprime, non dà l'impressione del commercio che stenta, di affari che si trascinano avanti a fatica...”.

Il 26 novembre TriPiemonte vi propone TURIN BLACK - la Torino nera, visita guidata sui misteri e i personaggi misteriosi di Torino

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