Henri de Toulouse-Lautrec geniale 'cronista' di Monmartre e della Belle Epoque.

La fine dell'Ottocento vive nell' immaginario collettivo come un'epoca di pace e prosperità, animata da ballerine di can can, sartine e poeti scapigliati. Ma dietro questa facciata luminosa si nascondono le ombre dense che scateneranno la tempesta della I guerra mondiale; la Belle Epoque è anche il palcoscenico del movimento anarchico (Le Chat Noir...vi dice niente?), degli scioperi, dell dramma delle case di tolleranza e delle imprese coloniali che cambieranno, nel bene e nel male, la geografia del mondo che cominciava a diventare globale.

Toulouse-Lautrec raccoglie fotogrammi di questa stagione, coinvolgendo ceti sociali e ambienti culturali eterogenei e diviene l'inventore dell'arte grafica e fumettistica moderna grazie alle sue affiches. La mostra ci rende l'immagine di un artista che i contemporanei giudicarono superficiale, mentre, oggi, Toulouse-Lautrec appare dotato di una malinconia struggente che pochi, durante la sua epoca, compresero.

Tra coloro che lo apprezzavano, il suo amico Vincent. La mostra comprende anche un'opera che raffigura Van Gogh, legato a Toulouse-Lautrec da una profonda affinità artistica e spirituale.

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