Venerdì 2 giugno alle 18,30 appuntamento con 'Amore, sesso e Magia' nell'Antico Egitto.

I riferimenti alla sfera sessuale rappresentano una costante nella cultura dell’Antico Egitto, continui e talmente scontati da passare quasi inosservati. Alcuni esempi sono rintracciabili nella mitologia: l’universo origina da un atto erotico-creativo e allo stesso modo il sole ogni giorno viene partorito dal ventre della notte. La potenza sessuale del Faraone ‘toro d’Egitto’, è garante della felicità e del benessere di tutta la comunità e viene invocata e protetta con speciali pratiche magiche. Le Divinità sorridono all’amore, una coppia felice replica ogni notte l’atto di creazione nutrendo l’energia del Mondo.

Anche le persone più semplici, che non avevano accesso agli insegnamenti esoterici legati all’erotismo, partecipavano alla festa che segnava l’inizio dell’anno. Per gli Egizi, la prima stagione dell’anno, Akhet, corrispondeva all’esondazione del Nilo (intorno al 20 di luglio…) ed era considerata un avvenimento importantissimo da festeggiare in maniera solenne: la Festa dell’Ebbrezza durava quindici giorni e prevedeva un pellegrinaggio a Bubastis, città sacra alla dea gatta Bastet che proteggeva la fertilità e, in generale, la sfera erotica. Il viaggio si svolgeva via fiume a bordo di barche cariche di passeggeri festanti e che si esibivano in danze con lo scopo mostrare diverse parti del corpo agli abitanti dei villaggi che, dalla riva, guardavano le barche sfilare sul Nilo.

Venerdì 02 giugno alle ore 18.15 è possibile seguire la visita guidata sul tema ‘Amore, Sesso e Magia’ che prende spunto dalla mostra temporanea attualmente allestita presso il museo e dedicata a Ernesto Schiapparelli. Il grande Egittologo è giustamente famoso grazie a una scoperta eclatante: la tomba intatta di Kha e Merit, coppia di sposi aprirà il percorso che conduce alla Magia dell’Amore.

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