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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Profili di viaggio

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A cura di Emanuela Galleano

50 sfumature di torrone

storia di un dolce, tra gusto e voli di fantasia


Il profumo di mandorle, nocciole tostate, zucchero e cacao riempiono l’aria della bella Cremona durante la fiera del torrone. Impossibile non farsi venire l’acquolina in bocca… eh si, come fare a non fermarsi in una delle tante botteghe artigianali che si raccontano attraverso il loro torrone, così raffinato e così antico. Secondo alcune leggende infatti sembrerebbe che il torrone e la città siano legate da un dolcissimo filo. Il nome di questa prelibatezza a base di mandorle e miele deriva infatti da torrazzo che, oltre ad essere il simbolo della città, nella leggenda è il nome che viene dato per celebrare la torta nunziale preparata per celebrare l’unione tra Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza. Romantico, vero, che questo dolce sia stato creato per amore? alla fine però il cibo e l’eros sono due diversi aspetti dello stesso piacere, sostengono miriade di studiosi…

Come in effetti ci racconta Renzo Rossotti nella sua 'Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità di Torino' (ed. Newton) quando in Italia si tollerava, a Torino era celebre Giovanna la Torronaia. Il soprannome era dovuto alla predilezione di Giovanna per il dolce originario di Cremona; i suoi clienti la rifornivano con generosità...siete curiosi di conoscere la specialità di Giovanna? Non desideriamo dilungarci morbosamente, ma diremo solo che la signorina era particolarmente attratta da catene arruginite, gatti a nove code e legacci in pelle.

Non avete voglia di andare immediatamente a fare scorta di torrone?

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