Nel corso di uno dei prossimi consigli comunali di Torino verrà discusso anche un ordine del giorno presentato dal consigliere della "Lista Civica per Torino", il radicale Silvio Viale, sulla penalizzazione di 15 punti inflitta alla Juventus nell'attuale campionato di serie A per il "caso plusvalenze".

Sì, avete capito bene. Il consiglio comunale di Torino dovrà dedicare del tempo - un minuto, dieci, venti, un'ora poco importa - alle vicende della "Vecchia Signora". 

Che Viale non sia nuovo ad "azioni mediatiche" non lo scopriamo di certo oggi, visto che nel recente passato aveva chiesto di modificare largo Francia in largo Ucraina. E, allo stesso tempo, vota "no" alla pari della Lega sull'inasprimento della legge sul gioco d'azzardo. E, ancora, dice "sì" alle "zone 30 km/h" in tutta Torino.

Quello stesso Viale che nel 2001 mise quasi all'angolo Valentino Castellani tentando in ogni modo di evitare la ricostruzione dello stadio Filadelfia, tempio del Toro e una delle "culle" della storia del calcio italiana.

Ma cosa chiede di dibattere in consiglio comunale? Nello specifico Viale reputa la penalizzazione "sproporzionata e ingiusta nei confronti della società, della squadra e degli sportivi del mondo del calcio per il suo palese carattere antisportivo". E, "pur rispettando l'autonomia decisionale della Federazione Italiana Giuoco Calcio" - come si legge nella proposta di ordine del giorno - ritiene "eccessiva ed iniqua" la penalizzazione, auspicandone la "revoca da parte degli organi giudiziari competenti".

E se in epoca covid in Italia si polemizzò per il fatto che divenne oggetto di dibattito parlamentare il rinvio della gara fra Juventus e Napoli per i casi di positività, ora non ci si può non scandalizzare su quella che non può essere considerata "materia di dibattito consiliare".

Vicende che esulano dai pochi problemi legati alla Juventus e che potrebbero invece interessare il consiglio comunale. Nonostante Viale, a debita domanda, risponde a TorinoToday così: "La presentazione è già una notizia e rappresenta un sentimento diffuso. Non credo sia mai avvenuto. Del resto non può stupire visto che sugli stadi si è a lungo discusso sia per la Juve e sia per il Torino".

Un sentimento diffuso? Ci mancherebbe, lo è. Ma in consiglio comunale se si vuole parlare di Juve, si deve parlare di altro. Come, ad esempio, il traffico che attanaglia la zona dello Stadium, piuttosto che il trasporto pubblico locale che non collega in maniera dignitosa Torino con lo stadio dei bianconeri.

Ecco, questi sarebbero temi di vera importanza per una città e per il consiglio comunale. Perché la "Sala Rossa" non è il "Bar Sport". E il "quarto d'ora di notorietà" - anche se bisogna essere onesti, Viale lo ha ottenuto - si potrebbe avere per temi veramente più importanti.